Parliamo con Antero III del nuovo singolo “Goodbye (feat. Antares)”
Lo scorso 24 novembre sul canale YouTube di Antero III è uscito il singolo “Goodbye (feat. Antares)” che anticipa l’uscita del nuovo album “Essence”.
Il brano, frutto della collaborazione tra Antero (all’anagrafe Andrea Gorga) e Antares (Daniele Durato), getta un ponte tra ambient music e djent metal creando delle suggestioni inedite, in grado di incuriosire anche chi, per gusto e/o per abitudine, ascolta solo determinati generi musicali. Del resto, la ricerca di un modo per unire ingredienti sonori senza adeguarsi a ricette preconfezionate costituisce un tratto caratteristico di Antero III nel percorso iniziato con “Materia Alpha” (pubblicato nel 2019) e il più recente “Isolation” (maggio 2020). Il terzo album, intitolato “Essence”, uscirà presto su tutte le piattaforme digitali grazie a CD Baby e stupirà per la qualità raggiunta grazie anche al mixing affidato a Carmelo Giacchino di Nologo Recording Studio – Laives BZ) è al mastering curato da Ale Balzamà presso Swift Mastering – London (UK). Abbiamo fatto ad Antero III alcune domande per saperne di più.
Prima di tutto, perché hai scelto il nome Antero, e perché III?
È una specie di eredità di famiglia, per così dire: mio nonno, dopo la guerra, pubblicò un paio di libri con lo pseudonimo Antero Morreni; mio padre, in seguito, pubblicò una raccolta di poesie firmandosi Antero II.
In passato hai fatto parte di diverse band sulla scena trentina, spaziando dal black metal gotico al punk all’hip hop. Il tuo progetto di musica elettronica, invece, fino ad oggi è stato un metaforico “volo in solitaria”. Come è nato questo featuring?
Diciamo che Antero III è sempre stato un progetto molto personale, non per forza solitario ma comunque separato e parallelo da tutte le altre esperienze che mi coinvolgevano direttamente come chitarrista e batterista. Il featuring con Daniele Durato, con il quale sono amico da molti anni, era idealmente in cantiere già dopo l’uscita di “Materia Alpha”. Fu lui a propormi di fare una collaborazione, dopo aver ascoltato il disco, e io risposi subito di sì. Sarebbe stato bello fare un intero album e intitolarlo “Antero Versus Antares”, ma tra il dire e il fare, come sempre, ci sono mille cose che vanno ad incastrarsi. Long story short, decidemmo di fare un singolo insieme. Io avevo già pronte tutte le tracce di “Essence”, ne scelsi una e gliela mandai, lasciandogli assolutamente carta bianca.
Quindi “Goodbye” è un esperimento dentro l’esperimento?
Esatto, nella scaletta dei brani “Goodbye” vuole essere quello che segna uno stacco, un confine che viene attraversato. Potremmo dire che il disco è spezzato in due, tra un lato classico e uno elettronico: il featuring metal con Antares è volutamente qualcosa di diverso e di inaspettato. Volevamo provare a far uscire il djent metal dalla nicchia, farlo ascoltare ad un pubblico più ampio. Essendo un genere tutto sommato recente – è stato reso più noto al grande pubblico grazie a “obZen” dei Meshuggah nel 2008 – il djent è poco conosciuto al di fuori di chi già ascolta metal. Unire una melodia synth con il groove del metal ci è sembrata un’occasione per tirare fuori le potenzialità che altrimenti rimangono inespresse e inascoltate. Sotto questo aspetto, un punto di riferimento sono senz’altro gli Animal as Leaders.
Ci saranno nuove collaborazioni in futuro?
Credo proprio di sì, cercando sempre di fare qualcosa di inaspettato e imprevedibile ma al tempo stesso gradevole da ascoltare per tutte e tutti.
Un’ultima domanda, per concludere. Dalla prima stesura di “Materia Alpha” (2014) a “Essence” (2020) ci sono stati cambiamenti importanti nel tuo modo di creare musica?
C’è stata una evoluzione generale, sotto tutti i punti di vista. Sono cambiati i software e il modo di usarli – per dirne una, alcuni dei programmi migliori non sono più in vendita bensì rilasciati in abbonamento mensile o annuale, con tutti i pro e i contro – sono cambiati i generi, sono cambiati i meccanismi di produzione e soprattutto di distribuzione. Fermo restando l’impegno nel comporre e nello sperimentare, rispetto a dieci anni fa oggi le opportunità per arrivare a un vasto pubblico sono moltiplicate e differenziate.
Pier Paolo Chini
https://www.facebook.com/officialanteroiii