oZZo e il nuovo singolo “Hello” – L’intervista
Il 28 febbraio è uscito “Hello”, il nuovo singolo e video di oZZo, prodotto dallo stesso oZZo e Jacopo Festa con il master di 7skies. Il brano, uscito contemporaneamente alla versione remix, è suonato da oZZo (chitarre, synth e sequenze), Alessio Corrado (voce), Riccardo Ierardi (batteria). oZZo identifica il fondatore Ivano Tomba e la sua scelta ed evoluzione musicale, che comprende gli artisti sopra citati. Lo stile musicale è un insieme di potenza rock ed elettronica con un tocco di dance nei remix. Approfondiamo ulteriormente la cosa con l’artista.
“#Pastislost” risale a un anno fa, “Hello” è l’anteprima di un nuovo album?
La voglia di fare un altro album che proseguisse il discorso che avevo iniziato quasi per scherzo con #Pastislost c’è e ho tanti brani in cantiere; si tratta sempre poi di capire cosa farne. Li metti in stream? Cerchi un’etichetta? Aspetti la manna dal cielo? Ti autoproduci e lavori solo con la comunicazione web? Non ho mai creduto, soprattutto con l’affermarsi delle piattaforme di streaming, nel fare uscire dei full album, ma piuttosto dei singoli e cosi è stato per “Hello”; sarei potuto uscire con un mini EP, ancora, ma la voglia di tornare sul mercato con qualcosa di “suonato” è stata più forte dato che le ultime mie uscite sono stati i remix dei miei pezzi e il remix di Intoxicated dei MouthWater.
Il video di “Hello” racconta una storia tra l’essere e l’apparire, la canzone fa da sottofondo agli eventi, come è nata l’idea?
Le idee dei miei video nascono sempre da un incontro/scontro di idee con Helena Gudkova la regista dei miei ultimi due video nonché compagna di viaggio già ai tempi degli AUDREY (la mia ultima band in cui ho militato). Avevo voglia di esprimere seppur nella sua semplicità, il concetto che ognuno di noi è artefice delle proprio scelte e che non sempre la scelta che apparentemente sembra quella più facile è quella che poi porta all’esito migliore. Così dopo aver discusso ampiamente con la regista (Helena) ho coinvolto Elisa (mia nipotina di 2 anni all’epoca) e abbiamo preso lei come incipit del concetto. A livello poi di visual e di fotografia abbiamo richiamato quello che più (lavorando come art director per la mia agenzia Kodobeat) mi affascinava a livello estetico ossia i richiami a Frozen di Madonna, ai 30 Seconds to Mars e perché no a “dal tramonto all’alba” perché un pizzico di Tarantino non fa mai male. Il tutto come dici tu come colonna sonora la mia Hello.
Insieme ad “Hello” è uscito anche il suo remix, due facce della stessa medaglia. Quale preferisci e perché?
Corretto. Lo schema oZZo per le uscite prevede sempre Canzone originale – Remix – Video e così è stato anche per Hello. Mi viene spesso fatta la domanda su cosa preferisco delle mie produzioni, se la parte più dance o la produzione originale più rock elettronica, come anche spesso mi si accusa di non avere una identità musicale ben precisa; sei un Dj ? producer? oZZo è una band? Bene, il progetto oZZo è tutto quello che c’è nella domanda che mi hai posto, ossia due facce della stessa medaglia. Il mercato e le riviste di settore mi impongono di dover separare le uscite e le produzioni, ma fosse per me uscirei sempre e solo come oZZo senza dover aggiungere Dj se faccio un remix dei miei brani. I remix come li intendo io sono un altro modo di comunicare il concetto usando un linguaggio diverso dall’originale per raggiungere più persone. Per me i remix non sono delle cover, ma dei brani nuovi come se scrivessi pt. 2 al posto di remix. Poi per la mia attività live e dj set il fatto di avere anche i remix dei miei pezzi mi permette di poter fare dei set personali con brani miei e vi assicuro che non è cosa da poco come possibilità creativa e artistica.
Qual è il processo creativo dei tuoi brani? La parte musicale è opera tua, per i testi hai la collaborazione di Alessio Corrado, giusto?
Come spesso mi piace precisare oZZo non è un progetto solista malgrado sia sempre io poi a metterci la faccia, ma fa parte del mio egocentrismo ehehe. La musica è sempre quasi frutto della mia idea dall’embrione fino all’arrangiamento, poi in studio Jacopo Festa mi ha dato una grossa mano nella produzione e nella ricerca dei vari mood. Con “Hello” è successo l’imprevedibile e l’impensabile; ho conosciuto e collaborato con un grandissimo producer , 7skies, personaggio che è “colpevole” di hit dance in collaborazione con KSMR, TIESTO, MAGNEFICENT. Ma la cosa interessante che con lui ho collaborato sia sul brano originale che sul remix; sono suoi il mix e il master dei due pezzi. Alessio voce e parte fondamentale del progetto è anche autore di molti dei testi di #Pastislost e prima di fare uscire i brani mi confronto molto spesso con lui anche sulla scrittura delle melodie vocali. Non va sottovalutato l’apporto che mi sta dando soprattutto in questo ultimo periodo Riccardo Ierardi, che oltre ad essere un amico, è un batterista dalle caratteristiche uniche e del tutto versatile. È la sua forza ed entusiasmo che spesso indirizza alcune mie scelte e ne sono felice.
Come hai scelto i tuoi collaboratori per il concetto di oZZo?
Inizialmente nella scrittura di #Pastislost mi sono trovato vittima e carnefice del mio futuro “artistico” perché mentre prima suonando in una band vi era sempre quella linea sottile di mediazione nelle scelte stilistiche e artistiche spesso non riuscendo ad esprimere fino in fondo tutto il mio “ego” e direzione artistica desiderata. Col progetto oZZo soprattutto all’inizio ho preso il coraggio a due mani e ho lanciato via il più lontano possibile tutte quelle sovrastrutture musical/culturali che mi avevano impedito coi precedenti progetti di poter sperimentare. Così l’inserimento di suoni più “dance” elettronici in strutture tipicamente Rock o remixare i miei pezzi è diventato l’elemento fondamentale nel costruire il mio team di lavoro. Con Jacopo Festa è stato affrontato tutto il percorso iniziale e devo a lui il cambio di sonorità e alcuni azzardi stilistici, poi ho iniziato a camminare con le mie gambe ed ero già io che entravo in studio con delle pre-produzioni sempre più caratterizzate. Per la parte visual e video il proseguire con Helena non è stato poi cosi difficile perché lei ha sempre la capacità di leggere e tradurre quello che ho in testa e i risultati sono … ad esempio il video di Hello.
Ci sono artisti coi quali ti piacerebbe collaborare?
Allora, come artista devo dire che un pezzettino del mio sogno l’ho già realizzato lavorando con 7skies che reputo uno dei producer più in voga nel momento, senza i suoi suoni e la sua sregolatezza la musica dance e elettronica non sarebbe cosi oggi. Ma non amo fermarmi quindi il mio cervello continua a sognare e chissà magari un giorno o virtualmente o fisicamente ritornerò laddove avevo iniziato un discorso lo scorso ottobre, oltreoceano e vedremo cosa succederà. Come producer sto iniziando già a collaborare con realtà sempre più diverse nei loro generi grazie forse al mio non essere etichettabile. Coi MouthWater (duo electro pop italo americano) ho lavorato ad un loro remix, “Intoxicated” uscito qualche mese fa, mentre da un anno collaboro e lavoro coi WolfTheory (di cui poi sono diventato membro a tutti gli effetti). Per i cultori della scena alternative italiana i WLFTHRY sono un mix di Mellowtoy e Exilia e ho lavorato all’uscita (imminente) del primo disco. Neanche a dirlo ho portato il sound verso sonorità nettamente contaminate della electro e da un pizzico di oZZo. Invece di questi giorni anche complice il corona virus lockdown, la mia collaborazione con la crew House of NoLo; siamo 3 dj (elle vegas dj – dj anc – oZZo Dj) della zona NoLo di milano (North of Loreto) coi quali avevamo in programma diverse date nei club milanesi anche in supporto di “Hello”, e per non perderci animo e per dare un contributo ai locali della zona (per ora) abbiamo messo su un piccolo palinsesto streaming sulla piattaforma Twitch (twitch.tv/houseofnolo il mercoledì e il sabato) di dj set. Vi assicuro che anche quando tutto sarà finito sentirete parlare del progetto perché si è nato dalla contingenza, ma i ragazzi e il quartiere sono molto lungimiranti.
Roberta Usardi