OVIDIO VS AUGUSTO IMPERATORE: COLPEVOLE O INNOCENTE?
I motivi che hanno spinto Augusto, luminoso e olimpico signore degli anni d’oro di Roma, a esiliare il poeta Ovidio sono sempre rimasti oscuri. Carmen et error, queste sono le uniche enigmatiche allusioni al motivo che dettò la condanna.
Dopo quasi duemila anni questa diatriba si riapre e lo fa con “Tra arte e potere – Ovidio vs Augusto Imperatore. Colpevole o innocente?” sulla scena del Teatro Eliseo, dove Elisa Greco, ha magistralmente costruito la scenografia di un processo, presieduto dal magistrato Giuseppe Ayala. L’imputato è Augusto, chiamato a dar ragione della relegatio a Tomi comminata a Ovidio. Il Princeps, sofista e giolittiano, è impersonato da Pier Francesco Casini e ha come avvocato difensore Cristina Rossello. Ovidio, impersonato da un brioso Francesco Rutelli, è spalleggiato da Antonia Giammaria, nei panni del Pubblico Ministero. Si aggiungono, tra i testimoni, Nathania Zevi (Giulia Minore) e Annalisa Bruchi (Livia).
Lo scontro di due personaggi cruciali della romanità trova quindi una sua eco nella perenne lotta tra il potere e l’arte. Ed è proprio la ribelle e multiforme arte ovidiana che, unica per originalità già nel panorama letterario latino, torna a vincere in questo moderno processo.
Lorenzo Sardone