“Omicidio al grand hotel”: il primo giallo storico di Beate Maly arriva finalmente in Italia
1922, Semmering, Austria. Una tempesta di neve imperversa senza pietà mentre un gruppo di persone raggiunge il grand hotel di lusso Panhans, per partecipare a un corso di tango, organizzato a scopo benefico. Gli invitati fanno sono tutte famiglie facoltose o personaggi di rilievo, come ufficiali dell’esercito che si sono contraddistinti durante la guerra da poco terminata. Ma, in questo ritrovo di altolocati prenderanno parte anche due “eccezioni”: l’insegnante in pensione Ernestine Kirsch e il suo amico farmacista Anton Böck, che hanno accettato di sostituire all’ultimo momento i ricchi signori Rosenstein. Saranno proprio loro a portare a galla alcuni oscuri segreti dei partecipanti, dopo la morte del generale von Rausch, trovato senza vita nel suo letto dopo una serata all’insegna dell’alcol.
Date le condizioni climatiche impeditive, le strade e le ferrovie sono temporaneamente bloccate e la polizia non può investigare su questo caso, che sa di omicidio. Come fare allora? Chi può essere stato a uccidere lo scorbutico generale? Che ci sia un assassino tra gli ospiti dell’hotel? Ernestine Kirsch, più curiosa che impaurita, decide di prendere in mano la situazione e inizia a indagare. Con astuzia convincerà Anton ad aiutarla. Il farmacista ne farebbe volentieri a meno, ma il suo debole per Ernestine avrà la meglio. Insieme, i due faranno delle interessanti scoperte che porteranno alla luce delle scomode verità.
Questa è, in breve, la trama di “Omicidio al Grand Hotel” (Emons Edizioni, 2022, Collana Gialli Tedeschi, pp. 249, euro 15, traduzione di Rachele Salerno), il primo romanzo giallo di Beate Maly, pubblicato nel 2016 e arrivato in Italia solo quest’anno.
Lo stile di Beate Maly avvince e conquista il lettore pagina dopo pagina, la penna dell’autrice austriaca delinea personaggi intriganti che si portano dentro segreti che mai avrebbero pensato di rivelare. La signorina Kirsch, così come Anton, sono protagonisti in cui ci si può immedesimare facilmente. Non sono supereroi, non sono detective, e non hanno alle spalle alcuna esperienza di investigazione, ma proprio per questo convincono e coinvolgono il lettore. Ernestine, così come Anton, è una persona comune, guidata dall’istinto e dalla curiosità, con quel pizzico di incoscienza che le permette di andare oltre alle apparenze e arrischiarsi anche quando sa di trovarsi su un terreno pericoloso. Anton la segue senza troppa convinzione, ma resta affascinato dal carattere e dalla determinazione dell’amica. Questo è solamente il primo caso di Ernestine e Anton, attendiamo con trepidazione gli altri!
Beate Maly è una scrittrice viennese. Ha pubblicato narrativa per bambini e saggi fino al 2008, anno in cui pubblica il suo primo romanzo storico Die Hebamme von Wien (trad. La levatrice di Vienna). “Omicidio al Grand Hotel” è stato il suo primo giallo storico, pubblicato nel 2016. Nel 2019 ha vinto il premio Leo-Perutz per il suo romanzo Mord auf Der Donau (trad. Omicidio sul Danubio).
Roberta Usardi