“Omicidio a Vienna”: Beate Maly torna in libreria con il terzo caso di Ernestine e Anton
Vienna, in un caldo luglio dell’anno 1923. Cosa ci può essere di più entusiasmante di una gita fino a Budapest attraversando il Danubio su una imponente nave a vapore? Di sicuro questo è il pensiero di Ernestine Kirsch, maestra di latino in pensione, a cui sono stati regalati due biglietti per questo evento. Meno entusiasta è il farmacista Anton Böck, amico di Ernestine nonché affittuario dell’appartamento di lei e invitato ad accompagnarla. Soprattutto se si pensa che già due volte un evento simile ha coinvolto i due in casi pericolosi in cui qualcuno ha perso la vita. E questa nuova avventura non deluderà le aspettative: saranno ancora una volta presenti a un caso di omicidio. Anche questa volta la curiosità di Ernestine, più pungente che mai, sarà una caratteristica fondamentale per scoprire i lati più nascosti del resto dei partecipanti alla gita. L’insegnante di latino in pensione, infatti, non riesce a trattenere il suo spirito investigativo davanti a nulla, che sia un gesto, uno sguardo o un litigio, e non perde occasione per tentare di portare alla luce anche i più piccoli misteri. Ad esempio, quale sarà stato il contenuto del pacchetto che l’aiuto cuoco ha messo in tasca poco prima di salire sulla nave? Il povero Anton, anche se molto più avvezzo alla tranquillità e incline a non impicciarsi negli affari degli altri, non riesce a dire di no a Ernestine e si fa coinvolgere da lei nelle sue ricerche di informazioni. Ma come potrebbe tirarsi indietro, quando il capitano della nave dimostra un certo interesse per lei? Ah, la gelosia…
“Omicidio sul Danubio” è il nuovo romanzo di Beate Maly (Emons, 2024, pp. 250, euro 15,50), il terzo caso della divertentissima accoppiata Ernestine e Anton. E anche questa volta la creatività dell’autrice non delude. Come per gli altri due romanzi, anche in questo caso si parte con un antefatto accaduto diversi anni prima per poi passare al presente della storia. Tale antefatto, che getta un’importante alone di mistero, si ricongiungerà perfettamente con la risoluzione del caso. Lo stile rimane avvincente e con un tocco ironico godibilissimo, chi legge non può che provare simpatia per i due protagonisti e per i loro caratteri così diversi, ma allo stesso tempo complementari. La nuova storia delinea una rosa di personaggi ben curata, con un caso di omicidio molto ben strutturato, che costruisce una sapiente rete di relazioni e accadimenti. Anche se il viaggio a Budapest dei due protagonisti sarà breve, tanti inaspettati avvenimenti li aspettano.
Un altro romanzo che fa pieno centro per l’autrice austriaca Beate Maly, che ha studiato pedagogia e lavorato nell’ambito educativo. Fino al 2008 ha pubblicato narrativa per bambini e saggi, per poi dedicarsi al romanzo storico nello stesso anno. Nel 2016 pubblica il primo dei suoi gialli storici, “Omicidio al Grand Hotel” (qui la nostra recensione), seguito da “Morte in scena a Vienna” (qui la recensione). “Omicidio sul Danubio” ha vinto il premio Leo-Perutz.
Roberta Usardi