Noa e Band-Love Medicine per il RUMORS FESTIVAL di Verona
La promessa di Elisabetta Fadini, direzione artistica di Rumors Festival-Illazioni vocali al Teatro Romano di Verona, è stata mantenuta: lo spettacolo di Noa e Band-Love Medicine si è rivelato, anche ai più scettici, un’esibizione oltre l’arte, attraverso oceani e continenti, stili e culture, in un unico concetto, un atto di amore. Proprio così, alla fine della serata, la Fadini consacra Noa: “Tu sei amore“.
Al Teatro Romano è già semplice lasciarsi suggestionare: si è abbracciati da colle San Pietro, dal cielo, dagli alberi, dal fiume Adige che scorre impetuoso, dal silenzio del traffico che viene bloccato. Tutto è predisposto per essere magia e Noa, con i suoi strepitosi musicisti, si è inserita perfettamente in questo disegno. La cantante israeliana ha l’urgenza della parola che si fa comunicazione: porta la riflessione sull’eterno conflitto tra Israele e Palestina, si congratula con Netta Barzilai, vincitrice israeliana dell’Eurovision Song Contest 2018, parla dell’arte che non può mostrarsi cieca di fronte alla violazione dei diritti umani ma non può mai essere tardi per un reale cambiamento e per innalzare la voce con coraggio e senza paura. Ed è proprio There Must Be Another Way, presentata con Mira Awad all’Eurovision 2009, a suggellare le sue idee di pace.
Noa è voce e percussioni e gli assoli dei suoi musicisti infiammano il pubblico: Gil Dor, chitarra e direzione musicale, Adam Ben Ezra al contrabbasso e Gadi Seri alle percussioni.Viene citato Dostoevskij per la celeberrima frase tratta dall’opera L’idiota, La bellezza salverà il mondo, il disperato bisogno della salvezza e inevitabilmente viene presentato l’originale lavoro dei testi su brani scelti del compositore Johann Sebastian Bach. Achinoam Nini è davvero un angelo, la potenza della sua voce rende eterno ogni momento, il pubblico non respira neppure tanta è la forza e l’altezza delle emozioni, si è oltre qualcosa, non ci sono dubbi. Noa duetta con il pubblico con I don’t know, non mancano Beautiful that way–La vita è bella, colonna sonora dell’omonimo pluri-premiato film di Roberto Benigni, i brani dal suo ultimo album Love Medicine, la classica napoletana Santa Lucia Luntana, finale atteso con l’Ave Maria.
Se la musica svela l’anima di chi canta, questa interprete ha in sé profondità tali da rimanere incantati, tanti sono i ritmi e le altezze che raggiunge, tanti sono gli stili che vengono mescolati: jazz, rock, influenze mediorientali, brasiliane. Tutto diventa armonia e perfezione.
Silvia Paganini