“Niketche”: una storia sulla poligamia e sulla forza delle donne
“Madri, donne. Invisibili, ma presenti. Respiro silenzioso che illumina il mondo. Stelle che brillano nel cielo, offuscate da nuvole maledette. Anime che soffrono nell’ombra del cielo. Il baule sigillato, nascosto in questo vecchio cuore, oggi si è aperto un po’ per rivelare il canto delle generazioni. Donne di ieri, di oggi e di domani, che cantano la stessa sinfonia, senza speranza di cambiamenti.”
“Niketche. Una storia di poligamia” (La nuova frontiera, 2022, pp. 380, euro 18,90) è la storia di Rami che dopo oltre venti anni di matrimonio scopre di non essere l’unica donna per suo marito. Ma è anche la storia di Julieta, Luìsa, Saly e Mauà Sualé. E poi è la storia di tante altre donne, diverse per molti aspetti ma uguali perché donne. Uguali nella sofferenza, piegate dalle tradizioni ma resilienti, perché non hanno altra scelta che combattere.
Paulina Chiziane ci conduce nell’intimità di una famiglia “allargata” in cui, per ogni letto freddo ce n’è uno che si sta scaldando e per ogni donna abbandonata nel cuore della notte ce n’è un’altra pronta a far sospirare lo stesso uomo. Va all’autrice – tradotta da Giorgio de Marchis in questa edizione – il merito di rendere appagante la lettura di questo romanzo, ricco di colore e aneddoti su cinque donne – specchio della società in cui vivono – rivali e sorelle, eternamente divise tra l’ennesimo perdono e la concessione dell’ultima possibilità. Nascosta tra le pagine c’è l’Africa che ammalia con il suo calore e spaventa per la sua arretratezza. Ci sono le madri che vendono le proprie figlie e quelle che le iniziano a incantesimi capaci di legare quello che, a volte, il semplice amore non riesce a fare. E c’è il niketche, la danza erotica che ogni ragazza esegue dopo l’iniziazione per affermarsi come donna. C’è poi il tradimento, che è tale solo se proviene da una donna perché “la purezza è maschile, e il peccato è femminile. Solo le donne possono tradire, gli uomini sono liberi”. Ci sono condizioni da accettare senza interferire:
“L’uomo si sposa, la donna viene data in sposa.
L’uomo tace, la donna viene messa a tacere.
La donna rimane vedova, l’uomo rimane con una sposa in meno.”
Ma c’è anche tanta voglia di riscatto. Tony è un uomo che può decidere chi e come amare. È nel suo potere farlo. Tony sceglie in quanto uomo. È sempre lui a tenere le fila. Ma cosa accade quando le sue cinque mogli si riconoscono come donne anziché solo rivali? Cosa ne sarà di un uomo quando la forza di cinque donne si incontra?
“Niketche” è un romanzo coinvolgente che non si limita a narrare la vita di alcune donne. È un romanzo che ci lascia con la consapevolezza che esiste una forza più resistente delle tradizioni a cui nessun uomo è capace di far fronte. È la forza delle donne che decidono di farcela. E cambiare.
Sara Pizzale