Neo-swing, electro-swing e pop: la miscela esplosiva dei Free Shots continua nel loro nuovo singolo “Paolo” – L’intervista
Lo scorso 12 marzo è uscito “Paolo”, il nuovo singolo dei Free Shots, band genovese che in questo nuovo brano unisce il pop allo swing creando una melodia e un ritmo a cui è difficile resistere. Il videoclip è diretto da Aleph Viola. I Free Shots sono: Giuditta Frigerio (voce), Alberto Ansaldo (pianoforte), Luca Caracciolo (basso), Mattia Ciuffardi (batteria), Guglielmo Cassinelli (chitarre, synth, programmazione), Giancarlo Canazza (sax contralto e sax tenore), Mario Martini (tormba, trombone), Francesco Mascardi (sax baritono, clarinetto). La band nasce nel 2014 e nel 2017 pubblica il primo disco “Vorrei tanto dir” per poi proseguire con svariate collaborazioni ed esibendosi su alcuni dei più grandi palcoscenici italiani.
“Paolo” è il vostro nuovo singolo, un ritmo travolgente e una melodia immediata, quando avete composto il brano e su quale ispirazione?
Il brano è nato in pieno lockdown, nell’aprile 2020, da un’idea testuale e musicale del batterista della band, Mattia Ciuffardi. Il lockdown ha condizionato le nostre vite. Abbiamo avuto bisogno, e tuttora abbiamo ancora bisogno, di una speranza che ci spinga a guardare con positività al futuro nonostante le difficoltà. Paolo è la figura che rappresenta per noi l’ancora in un mare in tempesta. La musica della grande tradizione americana dello swing e del blues, dalla quale il nostro Neo-swing trae origine, ormai fuso con l’Electro-swing e col Pop, è un ambiente trascinante dove poter raccontare storie, felici o malinconiche che siano.
In “Paolo” la seconda strofa dice “dicono che per campare bene abbiam bisogno del dolore in una televisione”, voi cosa avreste bisogno per campare bene?
La frase è una metafora che vuole rendere l’idea di come le persone nella società di oggi possiedano bisogni dei quali non sono padroni. O meglio, spesso non siamo padroni dei nostri bisogni ma dobbiamo soddisfare bisogni imposti. Ecco, noi avremmo proprio bisogno di poterci liberare da questo tipo di bisogni. Come? Ce lo stiamo chiedendo e lo chiediamo soprattutto a tutti gli ascoltatori. Sperando che anche “Paolo” ci possa dare una risposta.
Voi avete scritto “Paolo”, ma nel ritornello incitate proprio questa figura a scrivere una canzone, qual è la canzone che Paolo sta scrivendo per voi, come la immaginate?
Dal punto di vista musicale ciascuno di noi ha il proprio Paolo: è colui che ci ispira, che ci dà lo slancio per continuare a suonare in questo momento difficilissimo. Speriamo che la sua nuova canzone ci ricordi della bellezza della musica, del suonare, del condividere con chi ci ascolta le passioni che la musica trasmette. Ma Paolo ha già scritto per noi, noi abbiamo solo bisogno sentire vecchi e sempre nuovi stimoli in quello che ha scritto.
Girerete il videoclip di “Paolo”?
A breve uscirà anche il videoclip che accompagnerà il brano, punteremo forte anche su questo perché è stato prodotto e diretto da Aleph Viola, attore teatrale che ha lavorato anche per fiction della Rai, e ha come protagonista Paolo Li Volsi, altro giovane attore attore genovese con all’attivo esperienze teatrali e televisive. Il nostro eclettico violinista Alberto Ansaldo, che è anche pianista e fisarmonicista della band, ha individuato in questi due artisti le persone giuste per dare un’impronta innovativa e teatrale al nostro format. A nostro parere quello che è venuto fuori incarna bene l’idea che abbiamo del brano e sentiamo particolarmente azzeccata questa produzione. Vi invitiamo a seguirci per non perdervi l’uscita!
La cover di “Paolo” raffigura il mare e una nuvola che è una sorta di visione onirica, cosa rappresenta per voi?
“Paolo” è un amore al quale aggrapparsi, è un bisogno di certezze in un mondo difficile da comprendere per le sue contraddizioni. Come dicevamo, un letto comodo nel quale potersi riposare e sognare nonostante ci sentiamo immersi in un mare agitato.
Questo singolo anticipa un nuovo disco? Quali sono i vostri progetti?
Con “Paolo” abbiamo aperto il progetto che ci porterà a presentare diversi singoli nei prossimi mesi. Non un disco, ma una serie di uscite discografiche successive che hanno lo stesso taglio per quanto riguarda produzione e arrangiamento. La speranza è quella di poter suonare dal vivo la nostra musica nella prossima estate!
Come band siete nati nel 2014, come vi siete incontrati?
Il progetto Free Shots è nato nel 2014 con l’idea di arrangiare in chiave swing i successi contemporanei. Siamo ragazzi di Genova che si sono conosciuti per amicizie comuni, pur provenienti da trascorsi musicali differenti. La cosa bella è che fin dal primo incontro ci siamo trovati e da allora ci sentiamo una vera e propria famiglia, ben di più di un gruppo di amici o colleghi.
In che occasione invece avete incontrato il produttore e DJ Wolfgang Lohr, con cui avete avviato una proficua collaborazione?
Dal 2015 abbiamo avuto la possibilità di entrare a contatto con le maggiori realtà dell’Electro-swing in Italia e non solo, e abbiamo stretto ottimi rapporti con diverse band, come i nostri fratelli della Sweet Life Society. Siamo così arrivati a conoscere, purtroppo solamente via social, il produttore berlinese Wolfgang Lohr, che ci ha da subito colpito per le sue produzioni azzeccatissime. Si è fin dal primo momento dimostrato molto disponibile e ci ha proposto di collaborare su diversi brani. Aspettatevi qualche nuova uscita in featuring!
Roberta Usardi
https://instagram.com/freeshotsband