“Nel recinto”, un amore giovanile
Cosimo Sammarruga ha di recente pubblicato il suo secondo romanzo “Nel recinto” (I Narratori Dellisanti, pp. 213, euro 16,50).
Marco, studente di liceo modello, una buona famiglia, il calcio, gli amici. La vita serena di un giovane in una città di mare.
Il grande turbamento è dovuto a Valentina, compagna di banco con cui passa sempre più tempo tra scuola, ripetizioni che le da e un amore, non troppo segreto, nei suoi confronti.
Amore, ahimè, apparentemente non corrisposto. Valentina è innamorata di Mario che a sua volta preferisce gli amici.
E se Marco tenterà di curarsi col più vecchio dei metodi, quello del chiodo schiaccia chiodo, intessendo una relazione altalenante con Carla, Valentina a poco a poco si scoprirà gelosa e molto presa da quel compagno di scuola che ha tanto ignorato.
La storia tra Marco e Valentina non è lineare, entrambi preferiscono essere l’uno amante dell’altro e, soprattutto, Marco scoprirà i piaceri della carne non solo con lei e con Carla, ma anche con la giovane Greta, vicina della casa di campagna dei genitori.
Come nella migliore delle tradizioni sarà la lontananza a ristabilire l’ordine delle cose. Forse.
Sullo sfondo, la politica nostrana e quella mondiale.
“Il primo, il più impellente, si chiamava Valentina. Ella rappresentava il mondo in evoluzione, contradditorio, incongruente, ma determinato a legarlo, mani e piedi, alla sua vita. Il disegno s’articolava con linee curve, lui le chiamava dell’inclusione, che si stringevano formando delle isobare emozionali. Quando queste si congiungevano scattava un cedimento affettivo. Era convinto che Valentina lo tenesse al palo, che a lui ora facesse comodo, a causa dell’amore che le portava, tollerarlo. Era tranquillo, sereno. La Montagna incantata di Thomas Mann pazientava sul comodino.”
Un amore e una storia dal sapore antico, complici la lingua, l’atmosfera da una rotonda sul mare.
È tuttavia una storia un po’ avvitata su se stessa, con un protagonista maschile molto concentrato su un’auto indagine, fisica e mentale, in cui i molti riferimenti letterari e filosofici sembrano voler camuffare quel che l’adolescenza spesso è: scoperta anche passando dall’egoismo e dall’allontanamento dagli usuali affetti e interessi.
Attraverso il protagonista, o meglio le giovani donne che sceglie, si rappresentano i tre aspetti cardine dell’amore: la passione (Valentina), la razionalità (Carla) e il desiderio di svago, di fuga quasi (Greta). Eppure Marco per quanto giovane mette in atto una lezione importante: nessun sentimento per quanto destabilizzante, vale la propria felicità e realizzazione, semmai vanno di pari passo.
Laura Franchi