Natale al Regio: lo Schiaccianoci
Penultimo spettacolo del 2022 per il Teatro Regio di Torino. Dal 16 al 23 dicembre, per un totale di dieci repliche, è arrivato in città il Balletto dell’Opera di Tbilisi (in Georgia) per presentare uno Schiaccianoci da cartolina natalizia. Uno spettacolo musicale piacevolissimo, caldo, in cui invece l’impianto estetico è dedicato soprattutto ai più piccoli, nel tentativo socialmente encomiabile di avvicinarli al teatro. Del contesto storico in cui nasce e si sviluppa Lo Schiaccianoci non si sa molto, ma comunque la fiaba di Hoffman (che nel titolo aveva anche il Re dei Topi e che in Russia divenne famosa grazie a Dumas padre) arrivò sui palchi per non lasciarli mai più grazie ai nomi che uno può facilmente ricordare: Petipa, poi forse Modest Čajkovskij, infine il più noto Pëtr, e in parallelo Vsevolozskij, Lev Ivanov, fino a Nureyev. Al Regio è stata portata l’ultima coreografia del Balletto di Tbilisi. La trama, chi non la ricorda? I Dadiani, Drosselmeyer, Barbaré. La questione dei giocattoli che prendono vita: un topos che ha sempre funzionato e che ci porta fino a Toy Story. Le bambole sono come noi: vengono ferite, devono lottare. Sullo sfondo, la tenacia richiesta agli adulti che s’insinueranno nelle teste dei giovani spettatori. Un po’ di sano (?) Ottocento, il lieto fine, e quella dimensione onirica alla Carroll che riporta alla realtà in cui non c’è posto per Fate Confetto e coccinelle volanti. Ma questo forse è un altro discorso.
Al Regio, la scorsa settimana, questa fiaba è tornata a risplendere nella sua forma più rassicurante. Tradizionale. Una formula concreta, in cui non occorre trovare significati o simboli: siamo in ferie, chi più chi meno, e serve leggerezza, semplicità, candore. E dunque, anche esteticamente, il prodotto risulta netto, istantaneo, come un corpo nudo. La musica, intanto, evolve in spirali rincuoranti ma anche autorevoli, raggiungendo l’apice durante gli intramontabili brani dei passi a due nel secondo atto. Le voci bianche – unico organo prestato dal Regio – accompagnano con leggiadria. I danzatori pattinano, fluttuano, incantano.
Ora al Regio è il turno di Roberto Bolle, fino a Capodanno. Ci rivediamo a fine gennaio col Barbiere di Siviglia di Pierre Emmanuel Rousseau. Di seguito, i crediti de Lo Schiaccianoci.
Davide Maria Azzarello
Balletto dell’Opera di Tbilisi
Direttore della Compagnia di Balletto: Nina Ananiashvili
Aleksej Fadeečev e Nina Ananiashvili – coreografia
Papuna Gvaberidze – direttore d’orchestra
Claudio Fenoglio – maestro del coro di voci bianche
David Popiashvili – scene
Ana Kalatozishvili – costumi
Virginio Levrio – luci
Aleksandr Shevchuk – trucco
Tatiana Rastorgueva ed Ekaterine Shavliashvili – assistenti alla coreografia