Modigliani, il cantautore sardo tra romanticismo e le insicurezze che fanno scrivere canzoni – L’intervista
Una canzone romantica, che “Romantica” è già nel titolo: è il nuovo singolo di Modigliani, nome d’arte di Francesco Addari, cantautore sardo. La canzone, uscita per Bianca Dischi, anticipa quella del disco, previsto per il prossimo febbraio, con brani scritti, suonati e arrangiati dall’artista con Valerio Smordoni e Samuele Dessi. Abbiamo fatto qualche domanda a Modigliani per andare più a fondo della sua musica.
“Romantica” è una dolce ballad acustica in cui canti di una donna: da cosa hai tratto ispirazione, rispetto a “Vino rosso”, altra canzone d’amore, che invece nelle strofe parte da te in relazione a una donna?
“Romantica” è una canzone molto sincera, l’ho scritta senza l’intenzione di farlo, è nata per magia in pochissimo tempo. In realtà l’ispirazione è la stessa di “Vino Rosso”, quest’ultima però ha avuto un procedimento di scrittura più razionale, diverse volte ho messo mano al testo prima di registrarla.
Girerai il video di “Romantica”?
Purtroppo no, di questi tempi bisogna fare delle scelte. Su youtube è comunque presente il lyrics video.
Hai scelto il nome d’arte Modigliani per un collegamento della tua musica alla sua pittura?
L’ho scelto per un collegamento con la mia città. Ho avuto un’esperienza piuttosto lunga con una band. Con questo mio nuovo progetto sono ripartito da zero, per questo ho voluto un nome in qualche modo legato alla città dove sono nato e cresciuto, Iglesias. Ho preso in considerazione tutti i nomi dei quartieri, delle piazze, delle montagne, delle spiagge, ma nessun nome mi convinceva. Poi mi sono ricordato che nelle campagne della mia città è presente la tenuta Modigliani, dove la famiglia del celebre pittore soggiornò per diversi anni. Amedeo Modigliani da ragazzino veniva a trascorrere le vacanze nella mia città, uno dei suoi primi ritratti lo fece a una ragazza conosciuta proprio a Iglesias.
Quando hai iniziato a scrivere canzoni?
Ho iniziato a studiare pianoforte a 8 anni, poi purtroppo avevo smesso perché a quell’età risulta un impegno un po’ noioso. Più avanti iniziai a cantare e a suonare anche la chitarra. Poi fui enormemente colpito dal successo dei Lunapop, dentro di me avevo pensato “ma questo lo posso fare anch’io”. Quindi formai una band e iniziai a scrivere canzoni. Mi ricordo che spesso scrivevo a scuola durante le lezioni.
“Cara Claudia”, un tuo brano uscito nel 2019, è una canzone in cui ti rivolgi a Levante, come mai hai scelto lei? Gliel’hai fatta ascoltare?
In realtà non l’ho scelta. “Non me ne frega niente” di Levante è una canzone che a me piace molto e di conseguenza l’ho ascoltata parecchio. Un giorno stavo scrivendo una canzone e mi è venuto fuori questo “non me ne frega niente”, allora mi son detto: o lo tolgo, visto che lo ha già detto Levante, oppure ci aggiungo “Cara Claudia pure a me non me ne frega niente”, e così ho fatto. Mi ha scritto lei su Instagram qualche giorno dopo l’uscita della canzone, poi ho avuto il piacere di conoscerla personalmente a un suo concerto. È una persona carinissima.
In “Cara Claudia” canti “ho provato a volare, ma si atterra sempre”: secondo te è più importante non schiantarsi o non atterrare mai?
Secondo me la cosa più importante sarebbe quella di riuscire ad atterrare in una meta prestabilita, ma non è semplice, spesso ci ritroviamo per un motivo o per un altro a dover interrompere il viaggio, fermarci per ricaricarci e poi ripartire quando si è pronti.
La canzone “Questa serie è una bomba” cita diverse serie tv, quale in particolare ti ha appassionato? Ce n’è una, uscita dopo questa canzone, su cui eventualmente ti piacerebbe scrivere un’altra canzone?
Effettivamente “Questa serie è una bomba” è una canzone che potrei aggiornare ogni tot di anni, magari fra dieci anni farò uscire “Questa serie è una bomba 2”. Scherzo. Non saprei comunque, da poco ho guardato “La regina degli scacchi” e mi è piaciuta. Però la serie più bella che ho visto dopo l’uscita della canzone è stata “Chernobyl”, ma probabilmente non sarebbe stato semplice inserirla nella canzone.
In “Sigarette” canti “ma le mie sigarette sono insicurezze”: vorresti smettere di fumare per ridurle o pensi che facciano troppo parte di te? Nel testo canti anche il fatto di non aver capito il mondo, a oggi puoi confermare lo stesso?
È un discorso un po’ complicato. Sì, vorrei smettere di fumare, ma in realtà non ci ho mai provato, è una cosa che ormai fa parte di me, quello che riesco a fare però è fumare meno, da diversi anni non fumo più la mattina. Stesso discorso vale per le mie insicurezze e paure, a volte vorrei tanto non averle, ma probabilmente se non le avessi non sentirei più neanche l’esigenza di scrivere canzoni. Il mondo continuo a non capirlo e penso che non lo capirò mai.
Puoi anticiparci qualcosa sul disco in uscita a febbraio? Conterrà tutti i singoli pubblicati fino a oggi? Puoi già svelare il titolo?
Conterrà: “Questa serie è una bomba”, “Sigarette”, “Vino Rosso” e “Romantica” più altre cinque canzoni. Non sono ancora sicurissimo, ma potrei chiamarlo “Lasciare per ricominciare”, magari più avanti vi spiegherò il motivo.
Roberta Usardi
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