Oggi 7 Maggio 2021 è uscito su tutti i digital stores “Mi cadono due fiori dagli occhi” il nuovo singolo della cantautrice romana Edi Este, nome d’arte di Rosa Zumpano, prodotto, distribuito e promosso da Free Club Factory. Il singolo è

stato registrato, missato e masterizzato da Leonardo Angelucci presso il Free Club Factory Recording Studio di Montelibretti, partendo da un’idea compositiva di base dell’autrice, successivamente sviluppata insieme ad Angelucci che ne ha curato l’arrangiamento e la produzione artistica; l’artwork di copertina invece è un’opera del graphic designer Andrea Branchesi. Una malinconica ballad di alternative pop-rock, che mescola psichedelia e un testo più introspettivo nelle strofe con un potente ritornello pregno di pathos e di emotività. Il brano, scritto durante il solitario soggiorno a Lisbona della cantautrice, vuole evidenziare questo duplice stato d’animo in eterno contrasto. Questo traspare ancor più nelle immagini agli antipodi della produzione video, con la regia di Leonardo Angelucci e Matteo Troiani del Free Club Factory, che ricalca la tristezza della quotidianità in un piccolo appartamento portoghese e il desiderio di libertà e consapevolezza sottolineato dal montaggio e dalla fotografia del ritornello più onirico e liberatorio. 

Dice l’artista:

“Partita per il Portogallo, avevo iniziato il mio percorso con la comprensione del concetto di amore, per me. La sua mancanza che non si era mai davvero fatta sentire. Almeno non in quel modo, così reale, così silenzioso. Quando qualcosa riesce a farsi sentire senza fare alcun rumore, allora sì che è vera. E prima di quel viaggio in Portogallo c’era solo tanto rumore, in me e tutto attorno. Ho finito il percorso con la consapevolezza di non essere mai stata pronta per poterlo accogliere, l’amore, se fosse arrivato prima. Non è il numero di esperienze a renderci consapevoli e capaci, ma le nostre debolezze. Finché non le tocchiamo con mano, rimanendo soli, arrivando ad un estremo tale da poter dire “oltre questo il mio cuore ed il mio corpo non ce la possono fare”, non saremo mai pronti. Un giorno, a luglio 2019, stava per arrivare un enorme temporale a Lisbona. Era anche stato il giorno peggiore di tutta la mia esperienza lavorativa, una delusione vera. Qualsiasi cosa facessi per andare avanti finiva con l’essere fallimentare. L’arrivo del temporale mi fece sentire immediatamente come se la rabbia del cielo potesse, in qualche modo, avere il potere di scaricare la mia. Iniziò a piovere, pian piano il mio viso si distese e mi venne da piangere. Qualche giorno dopo iniziai a scrivere “Mi cadono due fiori dagli occhi”. Avevo capito che neanche quell’ennesimo fallimento mi aveva distrutta, che niente ci sarebbe riuscito, se ciò che realmente contava per me era al suo posto. E lo era davvero. Il resto poteva anche sgretolarsi, ma io sarei rimasta in piedi. Solo così, infine, ho compreso il significato di “essere pronti” per accogliere un amore. Cosa dovessi trovare in me e preservare, per poterlo donare a chi sarebbe arrivato, forse, un giorno. Due fiori che stringo forte tra le mani.”

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