“Menelao” è il nuovo singolo di Due Venti Contro
“Menelao è esserci e mutare, anche quando esserci vuol dire scomparire”
Due Venti Contro torna dopo anni di lavoro uniti al silenzio e lo fa con “Menelao”, un brano diverso dalle sue classiche sonorità, molto introspettivo, misterioso e potente. “Menelao” è il canto di un viaggio, di una mancanza. E’ esserci e mutare, anche quando esserci vuol dire scomparire. Un brano dalle sonorità profonde, potenti e misteriose.
L’anima del pezzo è stata registrata in una baita a Champbon, Exilles (To) e curata da Edoardo Campia. Giacomo Reinero alla voce, Nicolò Piccinni al basso, Filippo Cornaglia alla batteria, Alessio Morritti alle chitarre, Andrea De Carlo ai Synth, Lillo Dadone al campionatore. Il brano è poi stato prodotto e mixato da Andrea De Carlo.
Brano dal beat potente (quasi hip-hop) e basse molto profonde. Al suono naturale del fiume Dora, registrato in una fredda notte di Dicembre, fanno contrasto le chitarre e altri suoni urban, campionati in un loop avvolgente per tutto il brano. Questo contrasto crea ed enfatizza natura e città, donando al sound distanze e contrapposizioni immersive. Brano dai toni misteriosi, solenni, notturni ma allo stesso tempo intimi e vicini.
“Questa canzone mi è stata richiesta da una mia cara amica a cui era mancato il padre qualche tempo prima. Quando ricevetti questa chiamata, ero in furgone e in quel momento alla radio passava “Temporale” di Ghemon. Immediatamente, ispirandomi alla metrica ho scritto il ritornello. Nei mesi successivi, mentre stavo lavorando su “Terapia di Gruppo” con i Funk Shui Project (allora ero il chitarrista) sono tornato su questa bozza e ho creato il groove del pezzo. E’ nato come un brano dal sapore molto soul, quasi rap anche se poi ha poi preso una direzione diversa, più cantata e più vicina alle sonorità del disco.”
Sul videoclip di ‘Menelao’ Giacomo Reinero spiega:
Il video di Menelao è volutamente misterioso e “semplice” nel tentativo di far scaturire nell’ascoltatore/spettatore sentimenti intimi ed evocativi. Una figura, forse un’anima cammina in solitudine. Arriva da lontano sfruttando la penombra e compie il suo viaggio fra tramonto ed alba. Si vede la figura arrivare dalla campagna, simbolo della nascita e del risveglio, per poi insinuarsi in uno scenario cittadino, seppur solitario, simbolo della crescita. In conclusione, il ritorno alle origini e la fine del viaggio sono rappresentate dal ritorno alla terra, alle prime luci dell’alba.
Il video nasce da un’idea di Giorgio Blanco e Giacomo Reinero. Regia e montaggio di Giorgio Blanco. Il video è stato girato in alcuni dei punti più caratteristici della città di Torino: il parco del Valentino, il Lungo Po, la zona Stadio di Torino, e Piobesi Torinese e negli studi di Nova Rolfilm.
“Cresco resistente come il ciliegio dell’88 e arranco a pedalare dietro ai ritmi di questo tempo come il Guzzi di mio nonno. In mezzo a tutto questo io, su di un tetto con la chitarra come antenna, scrivo a favore o contro vento. Io sono Due Venti Contro.”
Due Venti Contro è Giacomo Reinero piemontese di nascita e torinese d’adozione. Dai suoni dei trattori alla convivenza coi tram arancioni di Torino. Nello sviluppo del suo nuovo lavoro, determinante è stato oltre al trasferimento, il percorso introspettivo di musicoterapeuta intrapreso negli ultimi anni. Ha all’attivo due dischi: “Va bene così”(2014) e “In fondo”(2016). Nei prossimi mesi uscirà il suo terzo disco, prodotto e arrangiato insieme a Nicolò Piccinni, Alessio Morritti, Filippo Cornaglia, Edoardo Campia e Andrea De Carlo. Genere ai limiti tra cantautorato e pop: canzoni da cantare insieme.
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