“Maria Callas: l’artista, la diva, il mito”, a cura del Maestro Nicola Guerini
Oh, un terribile timore;
La lietezza esplode
Contro quei vetri al buio
Ma tale lietezza, che ti fa cantare in voce
È un ritorno dalla morte: e chi può mai ridere –
Dietro, sotto il riquadro del cielo annerito
Riapparizione ctonia!
Pier Paolo Pasolini, “Timor di me?”, da Trasumanar e organizzar
Con l’avvio delle celebrazioni per il centenario dalla nascita della Divina Maria Callas, si è tenuta, al teatro Modus di Verona, in data 18 marzo, una conferenza a cura del maestro Nicola Guerini, direttore d’orchestra e Presidente del Premio Internazionale Maria Callas. Con viva passione e notevole commozione, il maestro ha inebriato il pubblico raccontando la biografia e i momenti fondamentali professionali dell’indimenticabile voce.
Guerini racconta che esiste un prima e un dopo l’ascesa della Callas (NewYork 2/12/23- Parigi 16/09/77), grazie ad un nuovo tipo di teatro musicale da lei inaugurato, una drammaticità magnetica, uno studio ossessivo dei personaggi, contrastante con una fragilità emotiva nella vita privata e una forte miopia che la costringeva a ad una granitica memoria durante le esibizioni. Il momento decisivo della sua vita artistica avviene nel 1947, quando ottiene il ruolo principale nella Gioconda, opera di Amilcare Ponchielli, all’Arena di Verona, grazie all’audizione con l’imprenditore teatrale Giovanni Zenatello. A questo si aggiunge l’incontro con colui che definirà sempre il suo mentore, il direttore d’orchestra Tullio Serafin e con l’imprenditore Giovanni Meneghini, suo futuro marito e manager. La soprano inaugura una rivoluzione vocale con un nuovo tipo di voce, visiva, teatrale, completamente diversa dal conosciuto, a cominciare dall’altrettanto eccezionale e presunta rivale Renata Tebaldi.
Il Maestro si emoziona ed emoziona nel raccontare che la Divina era in grado, con la sua particolare mimica, di far comprendere al pubblico la voce che avrebbe emesso, avendo la capacità di trattenere il respiro e poi di farlo esplodere, in una performance eccezionale. La vita di Maria Callas è un tripudio di successi, dalla convocazione di Toscanini per Lady Macbeth alla stagioni liriche alla Scala di Milano, fino all’incontro con Luchino Visconti e con Pier Paolo Pasolini per il ruolo in Medea. Proprio negli anni ’50 il suo aspetto fisico si modifica per un’importante perdita di peso, è l’inizio di una nuova Callas. Oltre a Pasolini, altro grande amore è l’armatore Aristotele Onassis, rapporto che diviene argomento preferenziale per il giornalismo scandalistico. Divenuta ormai la soprano più famosa al mondo, l’epilogo della vita di Maria Callas è tuttavia drammatico, una discesa agli inferi a causa dei troppi eventi nefasti, a cominciare dal matrimonio tra Onassis e Jacqueline Kennedy, l’assassinio di Pasolini e la morte di Visconti, la sua stessa forma vocale che decade. Ritiratasi nel suo appartamento parigino, si abbandona ai ricordi e ai troppi sonniferi a causa di una devastante insonnia, morendo poi per arresto cardiaco.
La Conferenza è organizzata in concomitanza con la messa in scena del nuovo spettacolo di e con Laura Murari per la regia di Andrea Castelletti per Modus Produzioni / Orti Erranti Teatro “Maria. La Callas”, al Teatro Modus di Piazza Orti di Spagna che debutta venerdì 17 marzo ore 21 con diverse repliche nei giorni a seguire.
Silvia Paganini