“Lungs” di Duncan McMillan al Teatro Franco Parenti
L’inglese Duncan McMillan è l’autore di “Lungs” nella traduzione di Matteo Colombo, in scena al Teatro Franco Parenti dal 4 al 22 dicembre.
Uno sfondo blu cobalto è quello che il pubblico si trova di fronte, uno sfondo che racchiude la vicenda di una coppia di giovani, da subito in discussione sul fatto se avere un bambino oppure no. Una domanda che entrambi si pongono più e più volte e che li portano a riflettere su più frangenti, non solo sul fatto di diventare genitori, ma anche sull’impatto ambientale che una scelta di questo tipo potrebbe portare. Una visione ampia di una scelta complicata, che oltre all’amore avvolge il mondo intero, una visione che infrange i sogni astratti di lei, che pur immaginando da sempre il suo futuro di donna, moglie e madre, non aveva mai contemplato una realtà con un compagno a fianco, l’incertezza economica, il cambiamento del suo corpo.
“Ma secondo te siamo brave persone?”
Lui, musicista e con un lavoro precario, lei che deve concludere un dottorato: una vita insieme che necessita di cambiare per poter permettere la venuta al mondo di un nuovo essere umano: serve un lavoro stabile e serve la determinazione. Tra i due il dialogo è molto fitto e colpisce come la comunicazione faccia davvero la differenza: la verità goffamente nascosta dei pensieri di entrambi emerge sempre, nel bene e nel male, in modo disarmante, ma questo permette loro di continuare a stare insieme nonostante tutto, ad accettarsi nella diversità. Anche se il punto della storia tocca altri punti importanti, come ad esempio la sfera femminile e quella maschile nel loro intimo, la capacità e l’incapacità di fare o dire cose. I due ragazzi si amano, ma questo amore attraverserà molte fasi e ciascuno di loro dovrà prendere decisioni e avere coraggio in primis per se stesso nonostante la paura che incombe.
Una regia dinamica e diretta quella di Massimiliano Farau, non servono oggetti, basta quel blu cobalto di sottofondo, come un mare nel quale serve solo respirare per stare a galla; Sara Putignano e Davide Gagliardini sono bravissimi a tenere il ritmo serrato, sono forti nei loro personaggi e nella personalità che delineano con essi, ne svelano la natura umana mano a mano che si trovano ad affrontare una situazione. La coppia in scena rivela molto chiaramente quanto sia complicata una relazione, entrambi hanno il pregio di avere una percezione che permette loro di avvicinarsi anche quando risulta incomprensibile il loro comportamento. Non mancano le risate e i momenti divertenti: lo spettacolo, pur nell’apice di intensità emotiva, mantiene uno spirito attento che non appesantisce.
Una messa in scena ricca di elementi rilevanti, che pone l’attenzione a 360 gradi su una coppia che vede oltre se stessa e non si chiude in un facile egoismo consumistico o di comodo.
In scena fino al 22 dicembre al Teatro Franco Parenti.
Roberta Usardi