“L’ultima mela”, il riscatto delle adolescenti che diventeranno donne
Settenove è la necessaria casa editrice che utilizza nuovi linguaggi, senza stereotipi, per la prevenzione della discriminazione e della violenza di ogni genere. 1979 (sette nove) è l’anno in cui le Nazioni Unite hanno adottato la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna.
Nel progetto editoriale Settenove c’è “L’ultima mela” di Sofia Gallo, narrativa rivolta agli adolescenti ma non solo, che racconta di Alice, una ragazzina liceale milanese alle prese con il primo dolore dell’amore che scompare, ma soprattutto intricata con le vicende di una famiglia difficile, un padre violento, una madre che ha perso l’equilibrio e la cronaca che racconta di una violenza ai danni di un’altra adolescente. La protagonista si sente confusa e persa, come solo gli adolescenti possono sentirsi, tra un via vai continuo di messaggi, le lezioni a scuola saltate, l’incomprensione che sente ovunque. Il pestaggio subito dalla sua coetanea la coinvolge, come una sfida e una liberazione, decide di indagare e scoprire chi è coinvolto. Nelle difficoltà profonde della sua vita fragile emerge il desiderio di scoperta, un percorso che diventerà consapevolezza e lotta al femminile. Riemergono le radici della nonna che negli anni Sessanta aveva collaborato a un articolo, ritenuto scandaloso, sulla sessualità, pubblicato sul periodico Zanzara, del liceo Parini di Milano, in cui le opinioni femminili sull’educazione sessuale e sul ruolo sociale della donna vengono considerate oscene e il caso finisce in tribunale, divenendo cronaca nazionale. Il passato si intreccia pesantemente al presente ma diviene la via di fuga, l’orizzonte per comprendere ciò che accade nell’attualità. Alice cerca solo un punto fermo, una pausa di riposo nel vortice che sembra non darle tregua. C’è la giusta rabbia e il dialogo con i genitori è un continuo ring di accuse e parziali tregue, che le servono sempre più per capire chi è veramente. La violenza fisica e psicologica corre sul filo e la ragazza si ritrova donna tra le donne, in una lotta ancora attiva, ancora necessaria e purtroppo attuale per debellare ogni forma di violenza contro il genere femminile.
“L’ultima mela” (Settenove, collana Narrativa, pp. 200, euro 15, illustrazione di copertina di Giulia Piras) è una storia di riscatto e di rinascita, che guarda alle problematiche sociali quotidiane, con gli straschichi ancora presenti di sessismo e maschilismo, che chiedono di essere debellati proprio a partire dai più giovani. Non si può più rimanere fermi a guardare, c’è bisogno di azione mirata e controllata, di un’istruzione-educazione che parte dalle scuole e dalle famiglie e che generi un seme di vita fatta di rispetto profondo per ogni persona, per ogni genere.
C’è speranza se si guarda ai giovani ed è responsabilità di noi adulti poter dare loro la possibilità di essere migliori di quello che siamo e di quello che siamo stati.
Silvia Paganini