“L’OPERAZIONE – LO SPETTACOLO DA VEDERE PER FORZA” AL TEATRO FRANCO PARENTI DI MILANO
“L’operazione”, tragicomico spettacolo frutto della perversa ironia del suo autore Rosario Lisma, torna in scena dopo il meritato successo delle stagioni precedenti.
Ne sono protagonisti quattro attori alle prese con la messa in scena di un nuovo testo teatrale (“L’operazione”, appunto…) a cui si aggiunge un quinto personaggio, una sorta di incombente Godot rappresentato dall’onnipotente critico teatrale in grado di decretare il successo o l’insuccesso, la vita o la morte di ogni spettacolo teatrale. La sua attesa prima e, attraverso un intelligente escamotage che è bene non svelare, anche la sua presenza-assenza alla fine, sono il vero “motore” dello spettacolo. Marco Mezzasala, questo il suo suggestivo nome, è infatti colui che può determinare, attraverso il suo agognato e insindacabile giudizio, la vita non soltanto artistica dei quattro attori protagonisti: un “Dio” capriccioso e distratto, di cui cercare la benevolenza anche a costo della propria dignità. Se il focus principale, la rappresentazione del teatro nel teatro, dovesse istintivamente apparirvi poco originale e sterilmente autoreferenziale, sappiate che vi state sbagliando. Lo spettacolo di Lisma, come dimostra il meritato e ripetuto successo di questi anni, non si rivolge solo a un ristretto pubblico di addetti ai lavori, che pure saranno in grado di apprezzare i numerosi richiami a esperienze spesso tragicomiche che qualsiasi teatrante o spettatore professionista saprà riconoscere; le dinamiche riflesse nello specchio del Teatro coincidono invece, come dovrebbe sempre accadere, con quelle della vita cioè con i soprusi, i giudizi superficiali, le illusioni tradite, ma anche le ossessioni, il senso di precarietà, i compromessi, i dubbi esistenziali che riguardano ciascuno di noi.
Non a caso la tematica scelta da Saverio (Rosario Lisma) per la pièce che i quattro attori (interpretati oltre che da Lisma dagli eccellenti Fabrizio Lombardo, Andrea Narsi e la “new entry” di questa ripresa Alessio Piazza) riusciranno alla fine a mettere in scena riguarda proprio un periodo, quello delle Brigate Rosse “degli inizi”, che genera ancora giudizi controversi. Così come la vita, questo spettacolo, soprattutto nella seconda parte, è per lo spettatore un continuo e coinvolgente susseguirsi di “montagne russe emotive”. Esilaranti alle lacrime, oltre che memorabili, i monologhi attraverso cui i tre attori propongono all’autore la loro improbabile proposta di messa in scena alternativa. Tra satira e dramma, realismo e paradossi, uno spettacolo da vedere per forza. Per tutti, compresi i Mezzasala che sono dentro di noi.
In scena al Teatro Franco Parenti di Milano fino al 31 marzo 2019.
A. B.