“L’onore perduto di Katharina Blum” al Teatro Auditorium Unical per l’apertura della stagione teatrale 2019/2020
Grande serata di apertura per la nuova stagione teatrale al TAU di Arcavacata di Rende (CS) con “L’onore perduto di Katharina Blum”, regia di Francesco Però.
Katharina, interpretata magistralmente da Elena Radonicich, è una giovane donna riservata e metodica, che lavora come governante per una facoltosa famiglia nella Germania degli anni settanta. La storia inizia con un flashback dopo che Katharina chiama la polizia per costituirsi, confessando di aver ucciso un uomo. Da qui parte un susseguirsi di ambientazioni, in una scenografia che cambia pur restando apparentemente la stessa. Katharina è prima a lavoro poi a casa sua e poi a casa della sua più cara amica per il ballo di carnevale; festa attesissima e dove incontra il giovane Ludwig, un criminale ricercato dalla polizia, del quale si innamora non appena i loro occhi si incrociano. Katharina, dopo aver trascorso la notte con il ricercato, l’aiuta a fuggire suggerendogli una via di fuga attraverso le intercapedini della propria casa, e attirando così su di sé l’attenzione della polizia e della stampa. A questo stato dei fatti siamo tutti presso la centrale di polizia per assistere all’interrogatorio. Katharina è trattata come una criminale; da presunto testimone, sotto il tono accusatorio degli inquirenti e nonostante la mancanza di prove concrete, Katharina diventa colpevole di favoreggiamento se non addirittura complice del ricercato. Gli inquirenti, attuando un abuso di potere, tralasciano di attuare quelle norme di sicurezza indispensabili per difenderla e tutelarla dallo sciacallaggio mediatico. Un giornalista in particolare, Totges, agguerrito e senza scrupoli, manipolando le informazioni per guadagnarsi la prima pagina di un importante quotidiano, porterà ora dopo ora, la giovane Katharina in uno stato di afflizione e di rabbia che, grazie ad un’interpretazione perfetta, noi spettatori vediamo crescere e poi esplodere in scena fino all’irreparabile atto finale.
I temi affrontati e sui quali si è spinti a riflettere sono di interesse comune e purtroppo attualissimi: violazione della privacy, manipolazione delle informazioni, potere dei media e impotenza di fronte alle forze di Stato. Il testo, tratto dal romanzo “L’onore perduto di Katharina Blum” (1974) di Heinrich Böll, premio Nobel per la letteratura (1972), si avvale dell’adattamento di Letizia Russo, tra le migliori drammaturghe italiane.
Più che meritati gli applausi per la bravissima Elena Radonicich e per tutti gli attori in scena che hanno contribuito a dare al ritmo serrato dei dialoghi diretti e indiretti, il tipico colore giallo che si intravede sulla scena di un delitto e che ci ha fatto trattenere il fiato fino alla fine. E grandi applausi al TAU per questa prima serata di apertura che lascia presagire una importante stagione teatrale.
Letizia Chippari