“LO SCHIACCIANOCI” – LA FIABA DI NATALE IN UN VALZER DI FIOCCHI DI NEVE
È dal 1816 che “Lo Schiaccianoci” di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann gira per il mondo, come una fiaba senza tempo che ci trasporta in una dimensione onirica, rappresentata e raccontata in mille modi e sotto varie forme. La versione più famosa di Alexandre Dumas del 1845 ci regala – della storia di Fritz, Marie/Clara, del piccolo e “orribile” omino, del padrino Drosselmayer, del re dei topi e della graziosa principessa Pirlipat – una versione, arricchita da un curioso antefatto, scritta in una prosa incalzante e coinvolgente, dedicata soprattutto ai più piccoli. Versione che ispirò il famoso balletto musicato da Čajkovskij che, oramai, ogni Natale arriva sotto varie versioni, sui palcoscenici dei nostri teatri. Ma non finisce così perché questa storia – dopo Fantasia del 1940 – ha ripreso di nuovo vita al cinema, sempre grazie alla Walt Disney.
E proprio qui, nel prezioso volume “LO SCHIACCIANOCI UNA FIABA DI NATALE” (Donzelli Editore 2018, pp. 250, euro 25), oltre alle due versioni di narrativa e prosa, a completare il tutto, troviamo, infine, il libretto del grande coreografo Marius Pepita per il debutto del balletto al Teatro imperiale Mariinskij a San Pietroburgo nel 1892, dove per la prima volta a calcare la scena ci furono dei bambini. Le pagine di questa fiaba – che assume un valore unico e magico – sono arricchite, inoltre, dalle illustrazioni bellissime e originali di Aurélia Fronty che con le loro linee eleganti ci trasportano direttamente in un mondo di bei sogni.
Marianna Zito