“Lo scemo di guerra e l’eroe di cartone” – Il romanzo struggente di Alberto Maria Tricoli
Eventi drammatici, sensazioni profonde come l’amore, l’amicizia, la speranza si mescolano e pervadono le pagine dello struggente romanzo di Alberto Maria Ricoli “Lo scemo di guerra e l’eroe di cartone” (Collana Dissensi, pp. 176, euro 10) edito da Edizioni Spartaco.
Nel tragico scenario del secondo conflitto mondiale, in un piccolo immaginario paese dell’entroterra siciliano, Vazzaria scappa dalla guerra in seguito a un sogno premonitore e qui si rifugia assieme al padre e al figlioletto Nirìa, diventando capobanda di un gruppo di disertori. E mentre lui entra in questo paesino fuori dal mondo dal tempo e dalla storia, Libbertu, secondo di sette fratelli che a Vazzaria è nato e cresciuto, scappa dal paese per inseguire un sogno e per andare in Libia e combattere.
Alberto Maria Tricoli, l’autore del romanzo, uomo di lettere siciliano, conosce a fondo l’animo umano e riesce a tratteggiare in maniera precisa e puntuale i vari personaggi che animano la storia, intervallando nelle descrizioni dei luoghi e dei volti, delle situazioni e dei sentimenti, un vernacolo siciliano che mai disturba, anzi contribuisce non poco alla creazione di quell’atmosfera magica che avvolge il lettore rendendolo partecipe dei sentimenti dei protagonisti e immergendolo nel narrato.
Una storia che avvince, che fa sorridere e piangere, arrabbiare e commuovere, una storia fatta di sentimenti veri, di amicizia profonda, di amore sincero, una storia che racconta l’orrore della guerra e l’amore per la vita, una storia che parla di sogni e di futuro, di speranza e di coraggio. Un romanzo che merita veramente di essere letto e riletto nell’attesa che le Edizioni Spartaco possano continuare a regalarci altre perle di così bella letteratura.
Francesco De Masi