“Lilli e Bibo”: il primo lavoro della piccola Marirosa
Cosa rimane dei nostri sogni da bambini? La maggior parte di noi nemmeno lo ricorda. Allora per rendere concreti anche quelli che abbiamo dimenticato e ormai chiusi in un cassetto, partiamo da un sogno di bimba che abbiamo tra le mani: il libriccino “Lilli e Bibo” di Marirosa Di Noia che ha appena compiuto otto anni, ma che ha scritto e disegnato il suo lavoro quando ne aveva sei.
La copertina rosa pastello ci riporta subito all’infanzia, con le case, gli alberi e i cuori. La storia è quella di una lettera spedita e, dopo un lungo viaggio, tornata al mittente. È una storia di amicizie perse e ritrovate. È una storia inserita in un contesto sociale che è quello della pandemia – rimando presente anche nel sottotitolo “T rupp u muss” – che vede in evidenza anche contesti e figure politiche del posto, a evidenziare gli occhi attenti e sempre presenti dei bambini.
Marirosa spazia con freschezza da un personaggio all’altro, trovando il posto anche per contestualizzarli e disegnarli con i suoi pastelli e spazia anche da un luogo all’altro: ora siamo in un bosco e subito dopo a una festa per poi trovarci vicino a una bellissima sirenetta.
La fantasia e la creatività dei bambini devono sempre trovare una strada senza confini. È l’unico modo questo per far sì che i loro sogni diventino realtà e che da piccole cose ne nascano sempre di più grandi e più belle. Brava Marirosa!
Marianna Zito