Librartis : Il libro come un unicum dall’identità ibrida
Ci sono degli oggetti che sembrano non risentire affatto del passare del tempo e dell’evolversi delle mode e dei materiali o, comunque, ne risentono solo in parte. Ci sono degli oggetti che, forse perché già nati pressoché perfetti rimangono immutati quanto meno nella loro essenza strutturale e qualsiasi azzardo di modifica, un sia pur leggero cambiamento per adeguarsi al quotidiano viene accolto con benevolo signorile distacco.
Uno di questi oggetti “eterni” è senza alcun dubbio il libro, rimasto intatto nel corso dei secoli, da quello scritto a mano a quello composto al computer, ma pur sempre con le sue pagine odorose d’inchiostro, le sue copertine preziose o economiche, la sua rilegatura in brossura o cucita, ma pur sempre lui, il libro, da leggere, da sfogliare, da esporre e conservare in lignei scaffali, compagno di sere solitarie, veicolo di conoscenza, di fantasia, di storia, scrigno prezioso dell’umano sapere.
È da queste premesse che trae ispirazione “Librartis” ideata e curata dall’artista Fabio Mazzieri, presso la Biblioteca e Fototeca Giuliano Briganti al Santa Maria della Scala di Siena dal 19 marzo, esposizione che raccoglie singolari manufatti di centoquattro artisti di varie nazionalità che propongono una personale visione estetica e concettuale del libro, estromettendone ogni regola, dove la carta stampata non è più l’essenziale componente, sostituita però non dall’inconsistente e volatile digitalizzazione degli e-book, bensì da altri materiali, fisici, strutturali, materici, dalla stoffa al metallo, dal legno al marmo alla plastica. Diari di viaggio, libri valigia – a simbolo di una Italia migrante dei tempi passati – libri “universali” – ovvero senza il bisogno della parola – e libri di stoffa srotolabili, libri sul riciclo, libri preziosi, insieme ad altre tipologie create dall’estro e dalla fantasia degli artisti partecipanti. Libro, quindi, ancora con le parole da sfiorare, da osservare, da sfogliare che si ripropone però non solo come una variante ma come un unicum ibrido perché non più come trasmissione di un sapere ma anche come condivisione di un’idea, di un’intuizione, non più solo parola d’inchiostro, ma segno grafico, colore, pittura e scultura, a volte.
Librartis – esposta a Siena per la prima volta alla Galleria DIDEE (2012), è stata in seguito accolta nella Biblioteca Comunale di Chiusi (2013), nel Museo del Paesaggio di Castelnuovo Berardenga, nella Biblioteca Comunale di Poggibonsi (2014), proseguendo per quattro centri universitari degli Stati Uniti d’America (2016), quali Burger Gallery-Kean University (New Jersey), Northen Kentucky University Art Galleries (Kentucky), Czurles Nelson Gallery at Suny di Buffalo (New York) , Kalamazoo Book Arts Center (Michigan).
Francesco de Masi
Immagine dal sito https://www.santamariadellascala.com/it/mostre/librartis-a-siena-mostra-itinerante-internazionale-del-libro-d-artista/