L’esperimento sociale di “Fake” al Teatro Litta di Milano
Fake news, shitpost, post-verità sono parole che descrivono fenomeni sempre più presenti nella nostra realtà quotidiana pervasa da internet. Cosa c’entra questo con il teatro, luogo dove ancora tutto succede (per fortuna) offline? C’entra perché il teatro Litta di Milano ci presenta “Fake” in scena dal 26 Novembre al 1 Dicembre. Fake “non è uno spettacolo, è un esperimento sociale”.
Succede che la società Verbreitung, che si occupa di smascherare le fake news internazionali, ci propone la messa in scena teatrale dell’intervista a una donna tedesca protagonista di un fatto molto singolare. La drammaturgia è curata da Valeria Cavalli e Filippo Renda, la regia è dello stesso Filippo Renda. Brevemente, la storia è la seguente: la protagonista ha subito un vero e proprio linciaggio sui social media dopo aver dichiarato di aver vinto 40 milioni di euro al Superenalotto, ma di aver deciso di non ritirare il premio. “Fake” porta in scena una rappresentazione essenziale dell’intervista a questa donna: bastano una poltrona e uno sgabello per ospitare Simona (nome fittizio della donna in questa ricostruzione) e un giornalista. Tra i due interlocutori, interpretati dagli ottimi Irene Serini e il regista-attore Filippo Renda, nasce un intenso dialogo che consente di snocciolare i punti chiave della vicenda. In mano agli spettatori un gettone rosso, strumento chiave per coinvolgere il pubblico in questo esperimento. Fate attenzione perché al termine della rappresentazione verrà chiesto a ciascuno di esprimere, attraverso il gettone, la propria opinione sulla storia appena ascoltata.
Per saperne di più è necessario seguire lo spettacolo dall’inizio alla fine, ma soprattutto sarà fondamentale andare oltre.
Giulia Acconcia