“L’elbano errante. Vita, imprese e amori di un soldato di ventura e del suo giovane amico Miguel de Cervantes” di Pino Cacucci
“L’elbano errante. Vita, imprese e amori di un soldato di ventura e del suo giovane amico Miguel de Cervantes” (Mondadori, 2022, pp. 936, euro 27), l’ultimo libro di Pino Cacucci, sarà sicuramente un altro best-seller da avere, dopo “Viva la Vida!”. L’autore è sicuramente, uno degli scrittori contemporanei più apprezzati in Italia, ma anche all’estero. I suoi racconti di viaggio regalano ogni volta un approccio differente alla vita, diverse emozioni. Con questo libro, si ha la sensazione di essere ispirati dalla voglia della scoperta, del viaggio, fino ad aprirsi completamente al mondo. “L’elbano errante” è un insieme di eventi che si susseguono, ripercorrendo tra le vicende romanzate dei protagonisti, anche il contesto storico degli avvenimenti, raccontando molto bene le vicende e che ti invogliano ad andare avanti, chiedendoti cosa potrebbe ancora succedere a Lucero e Angiolina. Il ritmo della narrazione è veloce, ricco di particolari e note storiche importanti per capire il quadro storico, e anche in questo Cacucci non delude mai. Infatti, nell’esposizione troviamo i temi fondamentali della vita, della sconfitta, della vendetta, della passione, del viaggio e dell’avventura, resi intensi e indelebili dal suo stile di scrittura scorrevole e d’impatto. Si passa attraverso Paesi lontani e vicini, storie uniche e bellissime, di persone che raccontano la vita del “Rinascimento”, delle varie conquiste e degli spietati Turchi.
Siamo nel 1544, i protagonisti principali sono i fratelli Luciano e Angiolina, cresciuti presso l’Isola d’Elba, i quali a causa della conquista dell’Isola da parte di Khayr al-Din detto Barbarossa, inizieranno una serie di tormentate vicende in nome della reciproca “vendetta”. Luciano, infatti viene ferito, mentre Angiolina viene rapita, venduta e portata alla corte del pascià di Algeri, al quale darà un figlio e diventerà la “favorita”. Luciano, invece, inizierà la sua sete di “vendetta” diventando dapprima un soldato e dopo un Cavaliere fronteggiando diversi nemici e viaggiando per diversi Paesi, incontrando financo un giovanissimo Miguel de Cervantes Saavedra, futuro autore del “Don Chisciotte”. Gli avvenimenti si incalzano tanto da incontrare nelle diverse guerre che intraprende Lucero, differenti personaggi, come il suo caro amico Rodrigo. Per giunta, proprio come viene citato in prefazione, Lucero viene paragonato all’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, il famoso poema cavalleresco. Cacucci, spinge il lettore, partendo da dove tutto ha inizio, ovvero l’Isola dell’Elba, fino a Bologna, Firenze, Siviglia, Napoli, Malta, l’Ungheria, Venezia e, al di là dell’Oceano, la Nueva España, il Messico, fino a ritornare nel Vecchio Continente, e chissà far ritrovare i due fratelli…
Cacucci, permette al lettore di solcare i mari a bordo di tante navi e di vivere molteplici avventure, arricchite di storia, trasportandoci nel periodo in cui gli ottomani edificarono un enorme impero incastrato tra Occidente e Oriente, dominando per secoli il Mar Mediterraneo. Ma ci porterà anche alla scoperta del “Nuovo Mondo”, attraverso la colonizzazione dell’America, un processo graduale e complesso, fatto di saccheggi e dove i conquistadores accumularono una notevole quantità di oro e argento.
Con l’estate e le giornate al mare, cosa c’è di meglio che leggere delle avventure marinare di Luciano e di un gruppo di uomini coraggiosi? Le dimensioni del volume non devono trarre in inganno, questo libro è uno dei migliori libri d’avventura di Cacucci, ben scritto e consigliato a tutti… anche a chi non ama la Storia! Un libro da leggere e rileggere!
Assunta Cecere