Le verità scomode e racconti di resistenza in “Cuore Puro. Favola nera per camorra e pallone” al Teatro Kismet di Bari
Cosa accade se alle parole del noto scrittore e partigiano di pace Roberto Saviano si intrecciano la maestria del regista teatrale Mario Gelardi?
Il risultato è uno spettacolo che è pregno delle contraddizioni della società napoletana, dove la camorra e il calcio si fondono per diventare un’unica entità, un racconto o meglio una favola nera che non smette mai di essere di grande impatto emotivo. Una riflessione cruda, appassionata e travolgente sulla realtà di un Sud dove la violenza e l’amore per il gioco del pallone sembrano dominare il destino di molti. Il suo fil rouge la voce di una madre che desidera un’alternativa per suo figlio, protagonista della favola. In scena, personaggi e storie che non cercano di risollevare il mito di Napoli, ma lo demoliscono pezzo per pezzo, raccontando senza filtri il lato oscuro della città. La storia si snoda come una favola nera, dove il sogno di riscatto attraverso il calcio si scontra con la dura realtà della camorra, una trama fitta e avviluppata che sottolinea la crudeltà del contesto. La scrittura di Saviano è tagliente, senza compromessi, capace di trasmettere la drammaticità di un cambiamento desiderato, bramato e per molti ancora lontano.
La regia di Mario Gelardi è intensa e viscerale e si fa ago della bilancia tra dramma e speranza, sogno e delusione. Gelardi dirige con precisione e maestria gli attori, Vito Amato, Emanuele Cangiano, Carlo Di Maro, Francesco Ferrante e Antonella Romano dando vita a un’opera teatrale che non lascia spazio alla superficialità, rimanendo profondamente ancorata alla realtà sociale e civile della città partenopea. Le parole in scena si trasformano in una riflessione universale sulla lotta per la libertà e per il sogno negati.
I personaggi, tutti uniti dalla spasmodica ricerca di una via di fuga, vivono in un mondo dove ogni scelta sembra essere una condanna. La disperazione e la speranza si intrecciano creando una ragnatela dove chi cerca di sfuggire rimane intrappolato in a una realtà che non perdona. La scenografia di Vincenzo Leone crea l’atmosfera perfetta per questa storia: uno spazio angusto, dinamico e crudo che ricorda molto un campetto da calcio di periferia che cambia in base alle necessità drammaturgiche della scena.
“Cuore Puro” è uno spettacolo che non ha paura di affrontare le verità scomode, questa favola nera diventa una riflessione imprescindibile sulla condizione sociale, economica e culturale di un territorio che, pur tra mille difficoltà, continua a lottare per mantenere viva la speranza. L’opera teatrale è andata in scena al Teatro Kismet di Bari all’interno della stagione teatrale 2024.25 Attraversamenti curata dalla direzione artistica di Teresa Ludovico.
Lucia Amoruso