“LE RANE” CON FICARRA E PICONE ALL’ELISEO
Al teatro Eliseo, dal 27 novembre al 9 dicembre Salvo Ficarra e Valentino Picone, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, portano in scena “Le Rane” di Aristofane. Il duo comico riesce a immedesimarsi al meglio nelle vesti dei personaggi della commedia greca, stabilendo gli stessi ruoli che utilizzano nei loro sketch in cui uno appare più furbo e l’altro più ingenuo. Infatti, Ficarra interpreta Dioniso, dio del teatro, quindi immortale e potente, Picone invece interpreta lo schiavo Xantia, sottomesso e obbediente.
Dioniso vuole scendere nell’Ade per riportare in vita il poeta Euripide, poiché i commediografi del suo tempo non hanno la stessa creatività dei grandi poeti del passato. Così insieme a Xantia inizia il suo lungo viaggio verso l’aldilà, non prima di aver chiesto indicazioni a suo fratello Eracle che era già sceso nell’Ade per catturare Cerbero. Dioniso e Xantia devono attraversare il fiume Acheronte, su una piccola barca guidata da Caronte, su cui in realtà il servo non potrà salire e dovrà quindi continuare a piedi. Proprio mentre attraversano il fiume, Dioniso incontra le “rane-cigno” che accompagneranno il suo viaggio con il loro canto verso peripezie e litigi per la salvezza di Atene.
L’opera continua a rispecchiare perfettamente la situazione del mondo d’oggi e soprattutto dell’Italia e lo scopo di Ficarra e Picone è quello di riavvicinare la gente al teatro, di farla ridere ma anche di farla riflettere su temi come la crisi economica, la corruzione politica e l’ignavia del popolo. La commedia di Aristofane appare molto attuale, sia per il tipo di comicità utilizzata sia per quanto riguarda i temi sociali trattati o, si potrebbe anche più facilmente pensare, che la società di oggi non è stata e non è ancora in grado di risolvere problemi già presenti migliaia di anni fa. L’intera rappresentazione è resa interessante anche dai canti dal vivo del coro dei SeiOttavi, prima rane e poi gli iniziati ai culti misterici, in un canto senza musica.
Federica Missanelli
Foto di F. Centaro