” LE PORTE DELL’IMMAGINAZIONE – ISTRUZIONI PER CHI VIAGGIA IN ALTRI MONDI” DI IGOR SIBALDI
“Le porte dell’immaginazione – Istruzioni per chi viaggia in altri mondi” di Igor Sibaldi (Edizioni Tlön 2018, pp. 276, 16,90 euro) può essere considerato a tutti gli effetti una guida spirituale per chi decide di immergersi in una lettura psicologica e filosofica dell’uomo, visto come un viaggiatore dell’anima. L’autore, come un buon Caronte, riesce a traghettare il lettore attraverso miti, leggende, letteratura e religione passando anche per la psicologia e fornendo spunti di riflessione importanti per poter affrontare al meglio i viaggi dell’immaginazione, rendendolo partecipe quasi come se fosse un Apprendista Stregone.
Insieme all’autore, si riescono a sfondare i muri che ci costringono a non andare oltre e che ci fanno così tanta paura, da voler tornare indietro e non andare avanti. Molto interessante è la visione degli “spiriti guida”, che ci aiutano a capire quale strada scegliere per poi successivamente percorrerla. Con una compagnia adeguata, potremmo anche riuscire ad annientare l’egocentrismo tipico di chi vuole fare tutto in autonomia per trovare, passo dopo passo, le risposte adeguate alle nostre domande. Un viaggio caratterizzato da insidie ma anche di accettazione e riflessione. Numerosi, all’interno del libro, i riferimenti a Dante e al suo viaggio: il verso 139 del canto XXXIV dell’Inferno della Divina Commedia, ” e uscimmo a riveder le stelle”, è assolutamente calzante perché riesce a far capire al lettore il significato di viaggio immaginativo.
Igor Sibaldi dice: “il nostro immaginario è meno ricco di quello degli antichi. Ciò che nel Novecento abbiamo scoperto sugli animali, ci impedisce di immaginare Lupi Grigi, Gatti con gli stivali, destrieri alati, o aquile, tori, leoni ispiratori. Il battitappeto e i nostri rapporti con la lavanderia sotto casa ci impediscono di immaginarci tappeti volanti senza sentirci ridicoli “. Per poter affrontare il viaggio e sentirci liberi possiamo utilizzare l’immaginazione, che ci consente di metterci in contatto con la nostra anima.
Maria Carmela D’Alessandro