“Le otto montagne” – Le storie di Paolo Cognetti
“Le otto montagne” di Paolo Cognetti (Super ET-Einaudi, 2018, euro 13) è la storia di una famiglia. È la storia di due amici. È la storia dell’uomo con la montagna. È tutte queste storie e dentro ognuna si sviluppano le dinamiche del perdersi e del (ri)trovarsi, dell’allontanarsi quando non ci si capisce, prima, e per capirsi, poi.
“Ci eravamo ritrovati in una pausa delle nostre esistenze: quella che mette fine a un’età e ne precede un’altra, anche se questo l’avremmo capito soltanto dopo.”
Nonostante le descrizioni chiare e accurate dei paesaggi, è un romanzo dinamico, in cui a crescere e mutare non sono solo i personaggi, ma anche la stessa montagna, in un’evoluzione più o meno lenta, ma certamente inevitabile, che non sempre ci porta dove avremmo immaginato e chissà, magari meglio così. Cognetti ci regala pagine che sono un misto di quiete e di solitudine, in cui la montagna diventa compagna e metafora di chi ha bisogno di restare, per esser appieno sé stesso; e di chi ha bisogno del moto perenne che se si ferma, magari non trova nulla. Ma soprattutto, la montagna come insegnamento a cercare il proprio passo e ritmo.
Laura Franchi