“Le Orchidee”, il nuovo libro di Roberta Calandra
“Le Orchidee” (2022, pp. 688, euro 22) è un libro di Roberta Calandra pubblicato dalla casa editrice Porto Seguro. L’autrice ha mantenuto la promessa. Come anticipato durante l’intervista con Barbara Fabbroni, rilasciata in occasione dell’uscita di Disargini, Roberta Calandra aveva annunciato l’uscita di questo libro parlando dei suoi progetti autunnali. La scrittrice in quell’occasione lo ha definito il “nuovo romanzone proustiano in salsa pop, che spero di avere in mano per il centenario della morte del medesimo, metà novembre. C’è dentro un compendio voluminoso di temi che potrebbero sorprendere perfino chi ha letto tutto ciò che ho scritto, c’è la vita gay romana sottotraccia, i salotti da quarta di copertina, le redazioni, la memoria che cambia i confini dell’auto percezione, una folla di amabili nevrotici…”.
Il libro è davvero uscito in autunno, in occasione del centenario del romanziere parigino, ma la Calandra a differenza di Proust, di tempo non ne ha perduto e ha mantenuto tutte le aspettative, anzi le ha superate. E infatti “Le Orchidee” è un’opera che ha dentro di sé tutti i colori dell’arcobaleno. Il riferimento alla comunità gay non è casuale, ma non è solo questo. L’autrice prende spunto dal dettaglio dipinto dalla sua “folla di amabili nevrotici” solo per raccontare l’umanità più ampia di cui fanno parte.
Questo romanzo straripa, infatti, di umanità. È un’opera gigantesca sotto tutti i punti di vista che, in effetti, stupisce anche chi è abituato a leggere le opere di questa scrittrice talentuosa e vitale. Questo romanzo parla soprattutto d’amore. Di come questo amore, i protagonisti, lo incontrino o non lo incontrino nell’arco della loro vita. Ci racconta, senza essere mai didascalica, tutte le forme dell’amore che si può dare o non dare. Tutte le infinite forme che esso assume. L’amicizia, la coppia, la parentela, i genitori, i colleghi, i figli, i nipoti, gli animali, tutti quelli che fanno parte delle nostre esperienze sociali che portano, prendono, tolgono amore.
Roberta Calandra, ancora una volta, riesce a raccontare questo mondo infinito di relazioni; dalle più semplici alle più complesse, rendendoci spettatori dei processi che possono portare i protagonisti a quella crescita interiore attraverso un flusso di coscienza fatto, non solo di pensieri, ma anche di comportamenti. Prima impulsivi, poi compresi.
Restiamo ancora una volta affascinati dall’incredibile maestria con cui Roberta Calandra scrive e descrive, coinvolge e appassiona in uno stile mai scontato, ma sempre fluido. Eppure percepiamo che questa fluidità è uno strumento potente nelle sue abili mani perché, tra le vicende del quotidiano e le importanti scelte di vita, scorre un fiume copioso fatto di un profondo lavoro interiore e una lucida consapevolezza.
“Le Orchidee” è un romanzo a due voci, due racconti paralleli: quelli dei due protagonisti Diana e Tommaso. Le loro vite si incrociano e si fondono in una profonda e preziosa amicizia. Forse questa amicizia così passionale, eppure tanto lontana dalla passione carnale, sembra dire la scrittrice, è l’unico amore possibile dove, anche chi non ha potuto imparare ad amare senza maschere, può finalmente essere sé stesso.
Federica Scardino