“Le città di carta” di Dominique Fortier
“Con la stagione fredda Emily si copre di neve, e le cince sapienti, con le loro zampette sottili, ci scrivono sopra poemi bellissimi”.
Chi era Emily Dickinson?
L’autrice canadese Dominique Fortier ha costruito un libro analizzando i luoghi in cui ha vissuto la poetessa Emily Dickinson, restituendo ai lettori la vita e le consuetudini di questa autrice immensa che amava la solitudine. Amherst, Boston, Homestead: Dominique Fortier guida i lettori nei posti che sono stati importanti per la Dickinson a suon di frasi, citazioni, poesie. Quello che emerge è il ritratto di una donna che non amava mettersi al centro dell’attenzione. Una figura enigmatica, misteriosa. Durante le fasi di vita della Dickinson narrate dalla Fortier, tutti i lettori scoprono la caparbietà che l’ha contraddistinta da bambina, la profonda intelligenza della gioventù e, infine, il saggio pensiero maturo dell’interiorità.
L’autrice ha uno stile delicato e mantiene vivo l’interesse del lettore fino all’ultima pagina. Interessante è la scelta di accostare anche episodi narrati in prima persona da Dominique Fortier accanto a quelli della poetessa.
“Ogni libro ne contiene cento. Sono porte che si aprono e non si chiudono mai. Emily vive in mezzo a un’infinità di correnti. Le ci vuole sempre uno scialletto di lana”.
“Le città di carta” di Dominique Fortier (Alter Ego Edizioni, pp. 189, euro 16) è un libro appassionante congegnato con abilità straordinaria. La scrittura della Fortier dà vita al riflesso di Emily Dickinson: puro, semplice, delicatissimo. Consigliato a chi ama la Dickinson, ma anche a chi non ha ancora avuto il privilegio di imbattersi in una sua poesia.
Debora Colangelo