“L’AUTUNNO DEL NOSTRO TALENTO” SECONDO VITTORIO SGARBI
Domenica 7 ottobre il Teatro Franco Parenti di Milano ha ospitato Vittorio Sgarbi nell’ambito della rassegna dedicata all’autunno. E proprio di autunno si parla nella lezione dal titolo “L’autunno del nostro talento”.
Ma cos’è l’autunno riferito all’arte? Sgarbi spiega subito che l’autunno è anche una stagione della vita prima che dell’anno e che molti artisti sono a malapena arrivati a questa fase, come Leopardi, che muore a 39 anni. Considerando l’intera opera di Leopardi. si deduce che è alquanto improbabile immaginare quello che avrebbe scritto dopo se fosse vissuto perché aveva già racchiuso nei suoi scritti tutto quello che doveva dire, tutta la sua missione letteraria. Nulla è mancato nella sua breve vita. E come lui anche altri importanti artisti morti precocemente, come Raffaello e Michelangelo Merisi. Sgarbi afferma che esistono, tra gli artisti, quelli che hanno avuto vite lunghe per necessità, quelli che hanno avuto vita breve e, infine, quelli che hanno avuto vite lunghe, ma che, una volta raggiunto l’apice del loro genio, non sono andati oltre e negli anni successivi sono continuamente ritornati a rimasticare tale apice. Esempi di scrittori che invece hanno trovato il loro climax in età matura sono Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che scrisse “Il Gattopardo” a 59 anni e il padre dello stesso Sgarbi, Giuseppe, che ha iniziato a scrivere all’età di 93 anni e ha pubblicato 4 libri, dedicati alla moglie Caterina, scomparsa nel 2015, con la quale ha condiviso 65 anni di matrimonio.
Ed è con citazioni tratte dai libri del padre che Vittorio Sgarbi porta a termine la sua lezione sull’autunno, con momenti intensi di commozione (che colpisce il pubblico e lo spiazza con tenerezza) e di grande affetto. Dulcis in fundo, una massima su cui riflettere “meglio essere rari che unici, perché l’unicità è di tutti e la rarità di pochi”. A presenziare alla lectio anche Elisabetta Sgarbi, presidentessa della casa editrice “La nave di Teseo” che ha pubblicato gli ultimi libri del fratello.
Roberta Usardi