“L’approdo” (Lavieri, 2023, pp. 28, euro 15.50) è una poesia di parole e immagini. 

Le parole di Mario Pennacchio si intrecciano tra loro creando le rime di un’antica e soave filastrocca che racconta, con un ritmo preciso, un viaggio buio, difficile, quello degli immigrati. 

Un viaggio che inizia e mai si sa come andrà a finire, perché il pericolo e la paura sono sempre in agguato con perdite e dolori lungo tutto il percorso. 

Ce lo racconta, in queste pagine, la voce di uno dei superstiti.

Una voce che si confonde con le altre, fino a sfociare in un pianto, un pianto di speranza, la vita. 

Una vita che vale per tutte le altre.

“Sorridi alla vita, sei figlio del mondo!”

Una storia delicata e avvolgente, come le immagini di Daniela Tieni che accompagnano il testo, riempiendo le intere tavole con colori caldi e linee morbide e sinuose, come le onde dopo una tempesta che portano in salvo, verso l’approdo. L’approdo è il posto sicuro, il punto di arrivo, la terra ferma.

Con l’acquisto di questo albo sostieni le missioni in mare si SOS Mediterranee.

Marianna Zito