“L’anima dei fiori. Le rose” – “Il piccolo gioiello dimenticato” di Matilde Serao
“Molto spesso, nella poesia, io ho letto di certi fantastici amori fra l’usignuolo e la rosa, assai più spesso degli amori fra l’ape e la rosa: e, sempre, nelle più comuni poesie, si parla degli amori fra la farfalla e la rosa”.
Al “piccolo gioiello dimenticato”, “L’anima dei fiori. Per amarvi, o fiori” edito da Edizioni Spartaco, di Matilde Serao, segue il secondo prezioso volume “L’anima dei fiori. Le rose” (Edizioni Spartaco, 2020, pp. 56, euro 12).
Dall’invito ad amare i fiori, a coltivarli nel proprio giardino e a inebriarsi del loro profumo, ci approcciamo al “fiore dei fiori”, a quel fiore simbolo di poesia, amore e bellezza; a ciò che Donatella Trotta definisce “sovrane del Regno vegetale”: le rose. Fiore immortale, perché il pensiero rimane sempre e comunque legato al profumo della sua memoria, alla ricerca del tempo perduto.
Una ode ai colori, al profumo, alla sinuosità che rende questi fiori così simile alla donna, così diversi l’un dall’altro, proprio come la donna. Ora rosse o più tenui, ora bianche. Da Atene fino al mare, dai balconi di Firenze fino in Francia. Ovunque. Le rose ovunque. E se svanisce la loro freschezza, le ritroviamo comunque in altre forme, nei libri, nelle lettere, nei cassetti. Se ne serba comunque sempre l’anima, sempre pronta a riesumare il passato per rasserenare il presente.
Edizioni Spartaco ripubblica dopo più di un secolo, integralmente, – ma suddiviso in piccoli volumetti – questo capolavoro poetico dimenticato, grazie alla nipote dell’autrice Adriana Taglioni Gherardini e alla delicata curatela della giornalista e scrittrice Donatella Trotta, che scrive le ricche e dettagliate prefazioni e che definisce l’opera “una memoria necessaria” per ognuno di noi. Anche questo secondo volume è arricchito dal floreale e tenue acquerello dell’artista Angelo Maisto, a riprodurre le linee dell’animo di Matilde Serao.
Marianna Zito