“L’amore ai tempi del G8” di Flavia Rampichini
“Allora, senti cos’ho scoperto sul G8” esordì con didattico fervore “come ti dicevo si tratta del summit degli stati più industrializzati, ci sono il capo dello stato americano, quello inglese, il canadese, il francese, il tedesco, il giapponese, il russo e l’italiano”. “Sembra la barzelletta del fantasma formaggino” osservai. “Ah ah, è vero, solo che questi non sono dei gonzi come nella barzelletta, sono dei gran furboni che col pretesto di essere i capi di Stato delle più grandi potenze del mondo, decidono le politiche planetarie anche per gli altri”.
Flavia Rampichini, bibliotecaria a Milano, affronta un tema di così grande spessore, quello del G8 che si tenne a Genova nel 2001 visto dal punto di vista dei ragazzi, che dovrebbero vivere la loro adolescenza con spensieratezza, la quale invece è vissuta in modo frastagliato a causa degli eventi spiacevoli di quelle dure giornate. “Tutti uniti dal desiderio di protestare pacificamente contro la superbia dei potenti in difesa degli oppressi”.
“L’amore ai tempi del G8” (Annulli Editori 2019, pp. 110, euro 11) è diviso in sei racconti, i cui personaggi sono ritratti in un momento cruciale del loro percorso esistenziale. In ogni storia troviamo amori vecchi e nuovi, colti sul nascere o nel momento del declino, amori sognati, negati o vissuti fino in fondo, come nel caso di Armando, il quale nel bel mezzo di una manifestazione, tra tanta gente e sotto un cielo grigio e piovoso, attira a sé Eva e le dice: “Forse dovremmo andare a vivere insieme”. Un libro che racconta l’amore, che illumina e riscalda i cuori, nonostante le ingiustizie vissute, nonostante tutto. “L’amore, quello che dà senso alla vita. Io sento che io e te siamo fatti per amarci, l’ho capito appena ti ho vista”. Abbracci e baci che rimangono impressi nella mente e indelebili al cuore.
La casa editrice Annulli Editori nasce nel 2005 con l’ambizione di rappresentare la propria terra e l’obiettivo di divulgare la storia, la bellezza e la cultura. L’obiettivo sociale è quello di produrre pubblicazioni di alto valore culturale che sappiano raggiungere un pubblico il più possibile vasto e popolare, rappresentando ciò che nasce dai territori.
Sara Abbatiello