La XXI edizione del Danae Festival a Milano dall’11 ottobre al 20 novembre
Dopo aver compiuto vent’anni lo scorso anno, affrontiamo questa ventunesima edizione come una sorta di ripartenza. Rimettiamo in gioco tutte quelle che sono le peculiarità di questo progetto che si muove in direzione ostinata e contraria: il sostegno ai giovani talenti, l’attenzione ai diversi linguaggi, ma anche al confronto tra le diverse generazioni, la vocazione nomade che porta ad abitare spazi aperti e chiusi della città, l’interesse verso quei progetti che invitano alla riflessione sul paesaggio ed i temi scottanti del presente, in modo imprevedibile. Pur restando fondamentalmente il corpo fulcro dei progetti proposti in questa nuova edizione, il filo rosso che li percorre è sicuramente la relazione con le parole, indagate fin negli spazi di silenzio. Il silenzio inteso anche come luogo raccolto in cui far fiorire i propri pensieri e come scelta di sostare al di qua della ribalta, per la necessità di operare dentro una invisibilità che riteniamo vada difesa e accolta. C’è un bisogno di dire con cura e al tempo stesso un tentativo di invitare all’ascolto, in una comunicazione diretta o in una rifondazione del verbo, attraverso una ricerca che si esprime in modi molto differenti nei vari lavori.
Ne L’uomo che cammina (dall’11 al 20 ottobre, spazi diversi della città) di DOM- (Leonardo Delogu e Valerio Sirna), realizzato in collaborazione con ZONA K, e che ritorna dopo il successo dello scorso anno, il percorso tra centro e periferia è un itinerario urbano ed esistenziale. In una Milano a tratti metafisica, le parole dell’uomo che cammina, che in questo caso è lo scrittore Antonio Moresco, diventano drammaturgia di un viaggio che racconta le contraddizioni del nostro presente. In collaborazione con il Cinema Beltrade, (17 ottobre), inoltre, si propone la proiezione dell’opera video che Studio Azzurro ha prodotto a documentazione della performance realizzata a Milano nel 2018. Nel corso della serata interverranno: Antonio Moresco, Leonardo Delogu, Valerio Sirna, Studio Azzurro e l’associazione Repubblica Nomade che da anni organizza cammini in Italia e in Europa.
Anche Alessandra Cristiani, finalista UBU 2018 come miglior attrice/performer, che solitamente immerge i suoi lavori in un silenzio profondo, arricchisce l’ultima creazione Clorofilla (23 ottobre – Spazio Fattoria/Fabbrica del Vapore) dei testi del poeta e attore Marcello Sambati, che divengono immagini di danza che disegnano un paesaggio interiore. In Avalanche (30 ottobre – Spazio Fattoria/Fabbrica del Vapore), di Marco D’Agostin, Premio UBU 2018 come Miglior Performer Under 35, i due danzatori in scena cercano di articolare la parola, di raccogliere le sue macerie, per ricomporla, per farla di nuovo ri-suonare. Al termine dello spettacolo è previsto un incontro con l’artista condotto da Alessandro Pontremoli, Professore ordinario di Discipline dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Torino.
Proseguendo nell’intento di presentare dei Maestri accanto alle giovanissime formazioni, Danae propone Porpora –rito sonoro per cielo e terra di Teatro Valdoca (9-10 novembre – Teatro Out Off), in cui le parole poetiche di Mariangela Gualtieri, trovano vita sonora nella partitura di Stefano Battaglia, pianista e compositore. Il progetto vede la collaborazione con il festival JazzMi, con cui si attiverà una sinergia sul piano della comunicazione e si organizzerà un incontro con gli artisti e il pubblico il 10 mattina presso la Triennale. Accanto alla voce potente della Gualtieri, si colloca Masaki Iwana (Francia/Giappone) tra i più importanti maestri di danza butoh, che presenta una sua performance presso la Fondazione Mudima (20 novembre) e un workshop di cinque giorni (15-19 novembre – LachesiLAB), in cui sarà possibile avvicinare questo straordinario artista, depositario della grande eredità del maestro Tatsumi Hijikata, principale ideatore della danza butoh assieme a Kazuo Ohno.
Tra gli artisti emergenti due coproduzioni del festival in prima nazionale: Filippo Michelangelo Ceredi, videomaker e performer, reduce dal successo del suo primo lavoro Between me and P., prodotto da Danae, presenta Eve #1 (2-3 novembre – ZONA K – prima assoluta), una riflessione su come le nostre esistenze siano state influenzate dai continui stimoli visivi, che hanno inondato le nostre vite negli ultimi vent’anni; e Francesco Michele Laterza, performer, regista e coreografo, che torna in questa edizione con Concerto (26-27 ottobre – ZONA K– prima assoluta), in scena con la poliedrica artista Floor Robert, menzione speciale Premio Hystrio 2008. Uno spettacolo teatrale che sogna di essere una performance musicale, il lavoro muove da una raccolta di sogni trascritti e trasformati in canzoni originali o materiali performativi con l’idea di costruire un coro di forze, voci e immagini al limite del paradosso che dialogano all’interno di un assurdo concerto in perpetuo mutamento.
Negli spazi del PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, con cui abbiamo attivato quest’anno una collaborazione, si colloca il talentuoso coreografo Jacopo Jenna, con lo spettacolo If, If, If, then (26 ottobre), che si avvale del suono composto della musicista elettronica Caterina Barbieri. Una coreografia articolata ed ibrida di riferimenti a varie forme di street dance e a pratiche di danza contemporanea.
Un insolito concerto è quello del collettivo musicale Matita (24 ottobre – ZONA K), composto da piano elettrico e disegnatori ritmici, che trasformano l’atto del disegnare in un gesto visivo e sonoro, che dà forma e struttura alla musica. Il concerto è la presentazione ufficiale in prima nazionale del nuovo live da palco, con visuals inediti curati dal gruppo stesso, con la collaborazione dell’artista visivo Daniele Spanò.
Nei suggestivi spazi del Civico Planetario di Milano Ulrico Hoepli, il gruppo Phase Duo (12 ottobre– prima assoluta), composto da Eloisa Manera (violinista e compositrice) e Stefano Greco (producer, sound designer e dj) insieme a Cristina Crippi (artista visuale) e Fabio Peri (conservatore del Planetario di Milano) presentano un progetto speciale realizzato in collaborazione con Gioventù Musicale: Universal Phase è un dialogo tra musica e astronomia e suggestioni visive sulla volta planetaria, alla scoperta di un universo, di un suono, che continuamente cambia, ma che potrebbe concludersi con un nuovo inizio.
Ci addentriamo nel mondo di Miles Daviscon We want Miles, in a silent way (3 novembre – Teatro Out Off) del gruppo nanou, una delle più interessanti compagnie italiane di danza contemporanea, con la partecipazione dal vivo del percussionista Bruno Dorella (leader dei Ronin). Dopo il debutto a La MaMa ETCdi New York e la prima nazionale al prestigioso Ravenna Festival, approdano a Milano con un inusuale omaggio al grande jazzista. Anche questo spettacolo vede la collaborazione con il festival JazzMi.
Già ospite di Danae nel 2017, torna la coreografa e danzatrice Yasmine Hugonnet (Svizzera),artista radicale, unica nel panorama della performance internazionale, che presenta il suo ultimo lavoro Chro no lo gi cal (6 novembre – Teatro Out Off), in scena insieme a Ruth Childs e Audrey Gaisan Doncel. In quest’ultimo lavoro la Hugonnet prosegue la sua esplorazione delle parti più misteriose del corpo umano, mettendo in campo il concetto di tempo in tutte le declinazioni possibili. Al termine dello spettacolo è previsto un incontro con l’artista, condotto da Piersandra Di Matteo, curatrice e teorica di teatro contemporaneo, realizzato in collaborazione con l’Istituto Svizzero.
La sezione Laterale (9 novembre – DiDstudio/Fabbrica del Vapore), inaugurata lo scorso anno, offre momenti di approfondimento sul fare di quattro artisti e coreografi che hanno sviluppato pratiche relative alla filosofia, alla somatica e ad una profonda conoscenza del corpo: Alessandro Bedosti, ha collaborato con Abbondanza/Bertoni, Socìetas Raffaello Sanzio, Claudia Castellucci; Cinzia Delorenzi,da vent’anni si forma nel campo di diverse pratiche somatiche con un personale approccio pedagogico; Francesca Proia,il cui progetto di creazione è attraversato dallo yoga come filosofia; Silvia Rampelli, Premio UBU migliore spettacolo di danza 2018, anima della compagnia Habillé d’eau, oltre che filosofa e arte terapeuta, si interroga sulla natura dell’atto. Testimone d’eccezione, Attilio Scarpellini, giornalista, saggista e critico teatrale, offrirà una sua riflessione a chiusura della sezione.
Come sempre Danae Festival offre anche preziose opportunità di studio: due masterclass di 5 giorni ciascuna, a cura del regista Massimiliano Civica (dal 9 al 13 ottobre), e del danzatore e maestro di Butoh Masaki Iwana (dal 15 al 19 novembre), entrambe a LachesiLAB.
Danae Festival è sostenuto dalle più importanti istituzioni pubbliche e private, a partire da Comune di Milano, Regione Lombardia, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione Cariplo.
Per questa edizione, in particolare, siamo felici di registrare un rilevante incremento di contributo da parte di Regione Lombardia e di MIBAC – Direzione Spettacolo dal vivo, segnali importanti di stima e riconoscimento per l’attività che il festival svolge ed il ruolo che ricopre nel panorama delle arti performative.
Dal 2018 Teatro delle Moire fa parte del Centro di Residenza Artistica della Lombardia IntercettAzioni, che ha come capofila CLAPS e come partner Zona K, Milano Musica, Industria Scenica e Teatro delle Moire appunto. Grazie a questo progetto abbiamo l’opportunità di offrire residenze artistiche presso il nostro spazio LachesiLAB a numerose formazioni, alcune delle quali sono anche ospiti di Danae 2019: Phase Duo, Francesco Michele Laterza, Filippo Michelangelo Ceredi, DOM-. L’attività del centro di residenza è realizzata con il contributo di Regione Lombardia, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – Direzione Spettacolo dal vivo e Fondazione Cariplo.
Danae Festival è inoltre uno dei 13 partner che ha ideato e lanciato la rete Dance Card, un progetto regionale di promozione e la diffusione della danza contemporanea a Milano e in Lombardia che offre ai possessori della card uno sconto del 50% sul biglietto intero degli spettacoli e agevolazioni su altre attività di danza organizzate dai partner della rete, oltre che una piattaforma di promozione e comunicazione dedicata alla danza in Lombardia.