“La valle dell’Eden” di John Steinbeck al Teatro Arena del Sole
Dal 6 al 16 Novembre al Teatro Arena del Sole di Bologna l’Emilia Romagna Teatro Fondazione, il Teatro Metastasio di Prato e il Teatro Stabile dell’Umbria, hanno portato in scena La Valle dell’Eden di John Steinbeck.
Antonio Latella coadiuvato dall’adattamento della drammaturga Linda Dalisi, ha guidato la regia di questa maestosa messinscena composta di due parti, un confronto spietato tra letteratura e teatro. Lo spettacolo è stato preceduto dal ciclo di lettura a puntate del romanzo, che ha portato a Bologna tutti i protagonisti della pièce tra sale teatrali, biblioteche e musei cittadini.
Michele Di Mauro ha impersonato Samuel Hamilton, Christian La Rosa Charles Trask, Caleb Trask, Emiliano Masala Cyrus Trask, Dottore, Sceriffo, Dottor Tilson, Aaron Trask, Candida Nieri Faye, Eva, Annibale Pavone Adam Trask, Massimiliano Speziani Lee, Elisabetta Valgoi Cathy/Kate, Abra, ci raccontano la storia della famiglia americana Trask attraverso tre generazioni nel passaggio di secolo tra ’800 e ’900 nella valle del Salinas, in California, in un’utopica corsa all’Ovest. L’opera ci rammenta la responsabilità del dare un nome ai nostri figli che segneranno poi il loro destino, la capacità di accettare il poco amore dei nostri genitori, la necessità di affrancarsi dal legame famigliare, l’obiettivo di costruirsi una casa. Più di tutto viene calcata la mano sulla figura della madre; le madri non ci sono, le madri muoiono, le madri si suicidano, le madri rinnegano i figli e peccano, come sembra chiaro vedendo le azioni della perfida Kate; la sola madre presente è la terra, che partorisce pietre, e che anche quando è fertile non si fa fecondare.
Quest’opera colossale che descrive l’epopea americana e che rimanda costantemente ai capitoli della Genesi, in special modo ai nostri più remoti antenati Caino e Abele, riflette sul destino della storia umana, nel sempiterno conflitto tra il bene e il male che si svolge all’interno di ogni essere umano. Latella non manca di sottolineare che l’Eden lo abbiamo perduto; che eravamo l’Eden e ora siamo coloro che lo cercano. L’unica speranza che ci rimane viene sussurrata, appena impercettibile da Adam Trask: “Timshel” “Tu puoi”. L’essere umano conserva, nel bene e nel male, la possibilità di scegliere se essere buono o cattivo.
Michela Bruschini