LA SPIAGGIA E LA SOLITUDINE DI PAOLA MINACCIONI
Irene – interpretata da una coinvolgente Paola Minaccioni – ci prende per mano e ci conduce nel racconto della sua vita, dove l’unico filo conduttore è il grande amore per suo padre.
È sola sulla scena, una scena che diventa immediatamente spiaggia. Ci sono solo pochi oggetti, tutti nascosti dentro una grande borsa di paglia da mare. Ed è proprio da questa spiaggia – che diventa la metafora della sua ricerca interiore – che Irene ci racconta il suo dramma e la sua solitudine, attraverso un profondo monologo a tratti commovente e a tratti pieno di sprezzante ironia. Lo spettatore si ferma e rimane completamente rapito dalle fragilità e dalla grande volontà che la porta a guardare sempre avanti, nonostante tutto, verso una sorta di placida accettazione.
Irene è l’unica presenza che riempie totalmente la scena del lavoro scritto e diretto da Luca De Bei. Non vi sono cambi di scenografie: la spiaggia sarà il luogo dove tutto accadrà, in uno spettacolo immenso che vi rapirà per 90 minuti pieni di emozione.
Al Teatro della Cometa di Roma fino al 12 novembre.
Aurora Andersen