La sperimentazione sonora dei Reynolds inizia da “Vivi per finta” e “Veleno” – L’intervista
A volte i nomi d’arte si riferiscono a un fatto o a un personaggio realmente esistito che ha lasciato un segno nella storia. In questo caso il personaggio è Edgar Allan Poe e il segno che ha lasciato, oltre alla letteratura, è dato dal mistero che ha avvolto la sua morte: la ripetizione del nome Reynolds. E proprio questo nome è stato scelto da cinque vecchie conoscenze al bancone di un bar a Milano nel 2017 per sancire la nascita di una band. Il mistero e la paura avvolgono anche le tematiche che il gruppo affronta, ascoltabili nei loro primi singoli, “Vivi per finta” e “Veleno”, che faranno parte di un album di dieci canzoni. I Reynolds sono Mattia Meli (voce, tastiera), Simone Trotolo (voce, basso), Sergio Toller (chitarra), Liuk Baldoni (chitarra), Lorenzo Elia Mariani (batteria).
Affrontate il tema della paura in “Vivi per finta”, e il 2020 è stato un anno in cui la paura è stata quasi il pane quotidiano, per voi che antidoto ci potrebbe essere per diventare “vivi per davvero”?
Alzare la testa dal telefono in preda allo scroll compulsivo sarebbe già un buon inizio.
Cosa rappresenta per voi il palloncino nero della copertina di “Vivi per finta”?
È il contenitore delle emozioni, e il simbolo della band. È misterioso, potenzialmente offensivo, o forse no..
Anche in “Veleno” vi riferite a una vita contaminata e che si trascorre aspettando che faccia effetto, per voi qual è il veleno dominante nella società odierna, al di là dell’emergenza sanitaria?
L’indifferenza e l’egocentrismo sempre più spiccati. I social in questo hanno avuto una responsabilità devastante.
In “Veleno” cantate “tu non rifletti mai l’immagine che indossi non è la tua”: si riferisce all’alcolismo? Deduzione che faccio guardando la copertina del singolo…
“Veleno” ci piace definirla come “spleen alcolico di fine serata”: sono più i pensieri che si tengono soffocati e che emergono quando non si hanno più inibizioni.
Girerete un videoclip dei brani?
Sì, li stiamo progettando!
Quando uscirà il vostro disco e come si chiamerà?
Abbiamo pianificato di pubblicare le canzoni come singoli A/B e di racchiuderle solo alla fine in un album, per cui non abbiamo ancora una data precisa. Il titolo sarà “VxF”, come la canzone.
Quali sono le vostre influenze musicali del momento?
Se Foo Fighters/Nirvana e Marylin Manson sono sempre lì a tenerci compagnia, sonorità moderne come gli ultimi BMTH o la scrittura degli Slipknot si stanno infiltrando. Stiamo ancora sperimentando !
Roberta Usardi
https://www.instagram.com/reynoldsband/