“La rete dei servizi alla persona. Dalla normativa all’organizzazione” di Flavia Franzoni e Marisa Anconelli
“La rete dei servizi alla persona. Dalla normativa all’organizzazione” (Carocci, pp. 227, euro 24) di Flavia Franzoni e Marisa Anconelli arriva alla sua terza edizione, a quasi vent’anni dalla sua prima pubblicazione, con l’apporto di tutte le modifiche necessarie della rete dei servizi alla persona, legata a nuove normative, a nuovi modelli organizzativi e ai cambiamenti politico-culturali. Un piccolo manuale atto a fornire lineee di orientamento alla conoscenza della rete dei servizi alla persona, per studenti interessati a una professione specifica – assistenti sociali, educatori, sociologi, psicologi) e per i professionisti già inseriti nel settore di competenza, che parte dai cenni storici, con richiami ai sistemi di welfare europei e alle caratteristiche del modello italiano; un’analisi dello sviluppo e delle trasformazioni istituzionali e governative e culturali del sistema dei servizi alla persona a partire dagli anni ’70 nel pubblico e nel privato; e lo sviluppo del terzo settore pari passo con la recente riforma della legge 106/2016. Sono specificate le varie figure: dal volontariato alle cooperative sociali, dall’associazionismo di promozione sociale alle fondazioni, evidenziando il modello del welfare mix.
Soprattutto, vediamo che in ragione della diminuzione del tasso di natalità e dell’aumento della popolazione anziana e l’allungamento della vita media, sono sempre più frequenti nel nostro Paese condizioni di non autosufficienza, sia parziali sia gravi. Inoltre, nascono nuove esigenze che devono essere soddisfatte dalla rete dei servizi alla persona presenti sul territorio e la risposta a queste esigenze deve avvenire sulla base di un’attenta analisi dei bisogni sia da un punto di vista qualitativo sia quantitativo. Ad esempio, la presenza di anziani cosiddetti “fragili” affetti da più patologie invalidanti o degenerative come ad esempio l’Alzheimer, richiede un’integrazione delle prestazioni sociali e sanitarie, quindi cure e assistenza continuativa familiare. Centrale è anche la famiglia, all’interno della quale spesso vengono individuati i caregivers che si caricano di un grande impegno sia fisico sia psicologico. Essi vengono attivamente coinvolti nel processo di cura e assistenza, sia esso erogato a domicilio sia presso strutture dedicate, residenziali e semiresidenziali. L’emergenza sanitaria in corso non ha fatto altro che esacerbare una situazione già pregna di problemi, costringendo a una riesamina dell’assistenza socio-sanitaria, compresa la formazione professionale del personale che deve far coincidere il soddisfacimento dei bisogni ai quali è chiamato da sempre a rispondere, compresa la cura della persona e dell’ambiente in cui vive, ai nuovi bisogni. Altri settori di intervento riguardano i minori e le famiglie, i disabili, il disagio sociale adulto e il contrasto alla povertà, la salute mentale e la prevenzione e cura della tossicodipendenza.
Un piccolo manuale che ha l’intento di guidare all’interno di un’analisi completa e esaustiva sistema e che diventa un importante mezzo di orientamento all’interno della rete dei servizi. Anche questa terza edizione del libro ha mantenuto il suo originale obiettivo: condurre gli studenti e gli operatori del settore sociale a conoscere la rete complessiva dei servizi alla persona – sociali, sociosanitari, educativi – fornendo un quadro normativo essenziale e una descrizione dell’attuale assetto organizzativo dei servizi nei vari ambiti: famiglie, infanzia, adolescenza, anziani fragili e non autosufficienti, disabili, poveri e impoveriti, soggetti con dipendenze e problemi di salute mentale. Nel nuovo testo si dà conto delle più recenti trasformazioni istituzionali e organizzative e dei cambiamenti culturali che hanno investito il dibattito sul sistema di welfare italiano e che hanno originato, fra le novità più importanti, alcune riforme relative alle misure di contrasto alla povertà (ReI e RdC) e al ruolo degli Enti di terzo settore (ETS). Un’attenzione particolare è rivolta anche agli effetti prodotti sul sistema di welfare dalla prolungata crisi economica e da quella originata dalla pandemia del 2020. Il volume è utilizzabile nei corsi per operatori sociali (assistenti sociali, educatori, sociologi e psicologi) come orientamento per le singole professioni, ma anche come supporto per l’aggiornamento degli insegnanti di alcuni indirizzi della scuola media superiore (licei delle scienze umane, istituti professionali per tecnici del servizio sociale). Una guida, insomma, che andrebbe letta non solo per essere informati ma anche per orientare le persone verso una scelta consapevole dei servizi messi a disposizione sul territorio.
Sara Pizzale