LA RAGAZZA NELLA NEBBIA di Donato Carrisi
Ad Avechot, un paesino incastrato in una valle, tra le montagne e la nebbia, scompare una ragazza. Nel suo passato non ci sono ombre, nel suo presente solo cinque numeri nella rubrica del telefonino: mamma, papà, casa, casa dei nonni e parrocchia.
Non è una semplice fuga, qualcuno l’ha presa e tocca all’agente speciale Vogel scoprire chi. Ma Vogel ha una specialità e un pensiero, un crimine non vuole una soluzione, vuole un’audience e nel manovrare i mass media per la creazione dell’evento mediatico Vogel è il massimo esperto.
Così attorno ad Anna Lou si crea il circo mediatico: nelle prime pagine dei giornali, nei notiziari della sera, la ragazzina lentigginosa dai capelli rossi viene santificata e viene creato il “mostro” da dare in pasto all’opinione pubblica, perché così come sempre succede, superato l’evento non è più interessante ritrovare la vittima o sapere quanto meno che fine abbia fatto ma risolvere il caso consegnando un colpevole. È questa la soluzione e se le prove non esistono basta costruirle, incastrare i pezzi uno dietro l’altro magari forzandone i margini e le forme purché alla fine tornino i conti per chiudere il fascicolo con un bel timbro “Risolto”.
Ma costruire le prove non sempre è sinonimo di falsificare.
Attingendo a piene mani alla cronaca recente, Donato Carrisi crea una storia le cui pagine sono come i tornanti di una strada di montagna, dove non si sa mai cosa si possa trovare dietro la prossima curva. Alla stessa maniera il lettore, in una suspense ininterrotta pagina, dopo pagina, dopo pagina sale e riscende i crinali di una scrittura semplice e pur fascinosa, per giungere finalmente a valle di una soluzione inaspettata e crudele.
Perdoniamo a Carrisi qualche piccolo “imbroglio” narrativo perché con LA RAGAZZA NELLA NEBBIA (Longanesi, 2015 ) ci ha regalato, oltre ad una bella lettura, una storia che ci costringe a riflettere e pensare, sia pure con in bocca l’amarezza della realtà nella quale, purtroppo, siamo immersi.
Nel 2017 l’autore ha realizzato il film omonimo distribuito da Medusa Film.
Francesco De Masi