LA NAVE DEI FOLLI DI PATRIZIA COMAND A PALAZZO CIPOLLA DI ROMA
L’opera di Patrizia Comand occupa l’intera parete di una sala all’interno di Palazzo Cipolla. I colori sono tenui e – da lontano – l’impressione è subito quella di un mondo fantastico, un miscuglio di magia ludica. Avvicinandoci troviamo invece figure allegoriche tutt’altro che infantili, che si perdono nelle vicissitudini che contraddistinguono i vizi e le follie umane di sempre.
Ogni “folle” – figure oggigiorno sempre più in aumento – è in viaggio e ci racconta la sua storia che differisce visibilmente da quella degli altri: sembrano “superstiti dalla vita” ma il loro dolore o la loro rabbia si è tramutata in un’immobile espressione di allegria sorniona e frustrante, dove il loro unico obiettivo è adempiere ai sette peccati capitali.
I personaggi principali sono la finanza, la cupidigia e la verità e, osservando attentamente, ci sembra anche di intravedere volti noti e simbolici del nostro mondo politico, giornalistico, religioso e non solo: andate a scoprire quali! Alla base troviamo tre donne, ovvero tre potenze mondiali, che sorreggono e governano il tutto: Stati Uniti, Cina e Germania e se osserviamo meglio troviamo anche chi prova ancora a vivere di speranza e di amore.
LA NAVE DEI FOLLI è dipinta nel periodo tra il 2013 e il 2014, la pittrice si ispira all’omonimo poema satirico-morale DAS NARRENSCHIFF, scritto in versi, nella lingua tedesca alsaziana, da Sebastian Brant – con le iconografie di Albrecht Dürer – la cui prima edizione vede la luce nel 1494 a Basilea. È una vera e propria critica alla società e all’epoca ebbe un’ampia diffusione e fu tradotto in tutta Europa. Accanto al grande dipinto troviamo esposti i venti bozzetti preparatori dell’opera stessa che l’artista accompagna con i versi esplicativi che li riguardano.
L’iniziativa è promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo e la mostra sarà aperta al pubblico fino al 12 novembre.
Marianna Zito