“LA MELODIA DELLE PICCOLE COSE” DI CARLOTTA PUGI
“Amare vuol dire soprattutto ascoltare il silenzio”
A.de Saint Exupéry
Il cuore del nuovo romanzo di Carlotta Pugi “La melodia delle piccole cose” (Leggereditore 2018, pp. 251, euro 17) è tutto qui, in questa frase di Exupéry, nell’enormità di questo silenzio, contemplativo, profondo, assordante, l’amore. La Pugi dipinge il suo romanzo quasi come Renoir, quando dipinse il famoso “The Garden Gate”, un varco multicolore attraverso cui bisogna passare per poter ritrovare la propria identità, senza veli, senza distrazioni.
Cecilia Rachele Romano – Moonlight – è una popstar di talento, esplosiva, in cima a tutti gli indici di gradimento, grazie alla sua voce e alla sua figura, a dir poco camaleontica. Ludovico Justice Alberti è la musica fatta persona, con il suo genio per eccellenza, borioso, sociopatico, affascinante e con un prodigioso orecchio assoluto e relativo. Esageratamente riservato a causa di un passato difficile, si scontra con l’apparente spensieratezza di Moonlight. Si incontrano per lavoro e, dopo il grave incidente di Moonie, si ritrovano apparentemente per caso nello scenario da favola che offre Cortina d’Ampezzo quando è coperta dalla candida neve. Qui i protagonisti accordano le loro esistenze, abbandonando i loro personaggi (come in un’opera teatrale di De Filippo), riportando alla luce le loro complesse e martoriate personalità.
La musica fa da sottofondo ad ogni parola scritta, a volte aleggia in sordina, quasi sussurrata, a volte primeggia con toni orchestrali a puntualizzare la potenza di sentimenti travolgenti come amore e odio. È quando ci si rende conto che Moonie è posseduta dalla musica ci si accorge che Justice è la musica. Justice quando suona esalta ogni pregio e ogni difetto della sua musica, la rende nuda, umana… leggendo ci si rende conto che fa lo stesso con Moonie, la rende nuda per quella che è in realtà. Ma Moonie a sua volta, cosa fa a Justice? Beh…qui l’autrice dipinge a tinte forti, con Beethoven come sottofondo, l’alternanza di sofferenza e passione.
“Ti amo è la melodia delle piccole cose di cui è fatto l’Amore”
E da questo momento, un caleidoscopio di eventi, una cacofonia di suoni e parole strariperanno come da un vaso di Pandora per poi essere soffocati dal silenzio. Dall’amore, quello vero. Coinvolgente, romantico, reale. E io ringrazio Carlotta Pugi, che mi ha fatto battere il cuore come l’adolescente che sono stata… anni fa.
Marisa Padula