La lunga strada di sabbia – Pier Paolo Pasolini
Nell’estate del 1959, Pier Paolo Pasolini percorre la costa italiana con la sua Fiat Millecento per la realizzazione di un reportage: si tratta di un momento storico in cui la penisola è nel pieno boom economico e ricca di meravigliose spiagge che ancora non conoscono la speculazione edilizia e le mutazioni urbanistiche che la devasteranno nel decennio successivo. L’incalzante turismo di massa, infatti, si sta avvicinando, ma mancano ancora gli strumenti per gestire questo fenomeno che genera solo una forte situazione di confusione e disagio. Il reportage è pubblicato in tre tempi sulla rivista Successo; per ragioni di spazio, tuttavia, dal manoscritto originale verranno tagliati una decina di fogli.
Comincia a prendere vita in questo modo La lunga strada di sabbia. Il viaggio assume un passo lieve come il carattere pacato dell’autore, ogni tappa è una nuova descrizione scolpita di minuziosi particolari a sottintendere bellezza. Sulla strada verso il Sud, l’emozione prende piede e la prosa si lascia contaminare dai paesaggi e dalle genti di quel Meridione tutto da scoprire. La costa tirrenica scorre poi in solitudine fino alla Sicilia, dove si estendono le più povere e lontane spiagge d’Italia. Il passaggio sulla costa ionica, invece, inquieta lo scrittore e diventa quasi un sollievo, allora, percorrere la sponda adriatica, che riconduce verso i luoghi dell’infanzia, ormai però irriconoscibili e artificiosi. Le spiagge attraversate sono molteplici, così come le persone che le abitano, da quelle d’élite a quelle più povere, come i miseri e splendenti ragazzi di vita tanto cari al poeta. Le rive al nord fremono per le presenza e la bellezza di donne che si muovono ed esprimono liberamente, mentre al Sud queste si intravedono appena, a sottolineare ancora una marcata ed evidente differenza tra i sessi. La prosa elegante, profonda e scarna spesso sfocia in poesia, infondendo negli scritti un senso di intimità più che un’impronta giornalistica; ma, allo stesso tempo, Pasolini analizza i fenomeni di cambiamento con occhio critico e penetrante, prevedendo le trasformazioni imminenti che faranno seguito ai meccanismi politici ed economici di quegli anni.
Nel 1998 gli articoli pubblicati da Successo riappaiono invariati nel volume dei Meridiani Pier Paolo Pasolini. Romanzi e racconti 1946-1961, per poi arricchirsi nel 2001 del contributo di Philippe Séclier, che decide di ripercorrere lo stesso itinerario dello scrittore e immortalare le tracce di quelle parole nelle sue fotografie, nostalgiche e al contempo piene di vitalità. Nel 2005, poi, a Parigi, Séclier incontra Graziella Chiarcossi, cugina di Pasolini, che cede al fotografo il dattiloscritto originale de La lunga strada di sabbia e due fogli manoscritti che racchiudono pagine inedite dell’autore. Ecco allora che la trascrizione integrale, gli articoli e le fotografie scattate quarant’anni dopo si armonizzeranno nel volume edito da Contrasto nel 2005 e riproposto ora nel 2014 dallo stesso editore. Un libro che si costruisce come un percorso, a tappe, alla riscoperta del prezioso viaggio per l’Italia compiuto dal poeta.
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