“La ladra di fragole” di Joanne Harris
“Prima della tempesta c’è sempre un momento in cui sembra che il vento cambi idea. Gioca fingendo di essere docile, civetta con i boccioli sugli alberi, punzecchia la pioggia perché abbandoni il grigio spento delle nuvole.”
Chi conosce bene la Harris, e il suo filone di storie partito con “Chocolat”, non potrà fare a meno di immergersi nuovamente nel delizioso villaggio di Lansquenet-sous-Tannes per questa nuova avventura che ha un sapore diverso dal solito: una marmellata di fragole, diremmo. Vianne, Père Reynaud e la piccola Rosette si contendono le pagine di questo libro e raccontano la storia in base ai propri punti di vista. Narcisse, l’anziano fiorista del villaggio, muore e lascia una piccola eredità a Rosette: il bosco di sedici ettari vicino alla sua proprietà per permetterle di raccogliere le fragole che una volta gli aveva rubato. Narcisse lascia, però, anche una piccola confessione a Père Reynaud che capirà, solo alla fine, i punti oscuri di questa vicenda. Parallelamente si sviluppa la storia dell’infanzia di Narcisse e di sua sorella Mimi, un ricordo indelebile che deve essere confessato, se non altro per togliere un fardello dalla coscienza. Lo sconcerto e lo stupore animano la vendetta della figlia di Narcisse, Michèle Montour, pronta a mettere i bastoni tra le ruote a Vianne, Père Reynaud e Rosette.
Nel frattempo, il vecchio negozio di Narcisse viene affittato da una donna, Morgane, che esercita uno strano influsso sugli abitanti del villaggio di Lansquenet-sous-Tannes con le sue abili doti di tatuatrice. Rosette è attirata da Morgane che le insegna come disegnare tramite il gioco di specchi che attua nel suo negozio. Vianne non si fida di questa donna e tenta di convincere Père Reynaud ad allearsi per combattere questo nemico comune. Tra piccoli mendiants, cioccolate in tazza, fragoline di bosco, tentazioni nel periodo quaresimale, una cartellina verde rubata e passata di mano in mano, la Harris riesce sempre a far centro. Il fascino con cui descrive le giornate di Vianne, Père Reynaud e Rosette è sempre condito da elementi speciali e stuzzicanti.
“La ladra di fragole” di Joanne Harris (Garzanti, pp. 346, euro 19,90) è una storia che ha diversi sapori: dolcezza e amarezza si confondono a lungo nelle pagine, facendo sì che il lettore non riesca ad abbandonare mai completamente la sua lettura.
Debora Colangelo