“La Festa” è il nuovo singolo di Brando Madonia – L’intervista
Da venerdì 3 luglio è disponibile per Narciso Records il nuovo singolo del cantautore siciliano Brando Madonia, “La festa”, che segue il primo singolo “I pesci non invecchiano mai”. Abbiamo fatto qualche domanda all’artista per conoscerlo meglio.
“La festa” è il tuo secondo singolo da solista, un brano malinconico che vede il concetto di “festa” in un’ottica diversa, qual è stata la genesi di questa canzone?
La festa racconta un bisogno forzato di divertirsi in situazioni che non ci appartengono e che siamo ‘’costretti’’ ad affrontare. Un’alienazione che almeno una volta nella vita tutti abbiamo provato.
In “La festa” canti “fuori che tempo fa, lei era qui era viva, era viva un’ora fa, fuori che cosa c’è lei non è qui, era mia, era mia un’ora fa”, che interpreto come la consapevolezza di aver perso qualcosa, corretto? C’è un rimedio a questa perdita secondo te?
Il senso che vorrei dare io è un po’ il concetto dell’usa e getta, tutta una questione di attimi e poi finisce tutto, non lasciando nulla.
Il video della canzone ti vede alla ricerca dell’appartamento in cui si svolge la famigerata festa, ma quando lo trovi è già tutto finito, questa visione può essere paragonata alla contrapposizione tra l’idealizzazione di qualcosa e la realtà?
Esatto, mi piace lasciare libera interpretazione, la festa è reale o nella nostra mente? Tutto con un pizzico di ironia per non essere troppo seriosi.
La copertina del singolo “La festa” è molto tenera, come è nata questa idea?
È nata perché durante le riprese c’era questo simpatico cane, quindi volevamo ridergli omaggio in qualche modo!
Il 2, 3 e 4 luglio hai aperto i tre concerti di Max Gazzè presso la Cavea dell’auditorium Parco della Musica di Roma, come è andata?
Benissimo… emozione grande e tanta gioia. Tornare a suonare live è stato meraviglioso, aprendo i concerti di Max Gazzè ancora di più!
Sei figlio d’arte, quindi sei cresciuto in un ambiente musicale di rilievo, ma non è scontato che si erediti la stessa passione per la musica, per te per fortuna è successo, quando hai scoperto che anche la tua strada era votata alle sette note?
Da piccolo quando ho iniziato a scrivere musichiate al pianoforte. Piano piano crescendo è cresciuta pure la passione per la musica. Da lì è iniziato tutto.
Quali artisti sono tra i tuoi preferiti, tra i “big”, ma anche tra gli emergenti?
Ho sempre ascoltato tanta musica, di generi anche diversi. Mi piace prendere il meglio dalla musica che ascolto, nei limiti dei propri gusti ovviamente. In cima alla piramide per me ci sono i Beatles.
Prima di intraprendere la carriera solista hai fatto parte dei Bidiel, la band con cui sei arrivato nel 2012 a Sanremo Giovani, cosa ti porti dietro da quell’esperienza?
Un ricordo stupendo, tanta gavetta ed esperienze uniche. Dico sempre che una settimana lì equivale ad un anno di esperienza normale!
Puoi anticipare qualcosa sul tuo album di prossima uscita?
Sono felicissimo del lavoro che ho fatto insieme alla Narciso Records. Piano piano usciranno nuovi brani fino ad arrivare all’uscita dell’album che racchiuderà il lavoro fatto.
Roberta Usardi
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