“La creatività. Una competenza da coltivare dentro e fuori la scuola” a cura di Maria Assunta Zanetti
Abbiamo bisogno di creatività. Ne abbiamo bisogno in famiglia, nella scuola e nell’ambito lavorativo. Abbiamo bisogno di persone che abbiano sempre idee e soluzioni innovative e originali, un modo questo per un’autorealizzazione più completa e per ricercare anche nuovi valori.
Nell’ambito della docenza vediamo che alcuni insegnanti vedono positivamente alunni con idee nuove e originali e vedono nella creatività “una qualità individuale da sviluppare”; mentre altri non apprezzano questa qualità perché la vedono come un ostacolo alle attività curriculari scolastiche.
Negli Stati Uniti si è cominciato a parlare di creatività sin dagli anni ’60 e la utilizzavano soprattutto per far fronte ai cambiamenti e alle nuove scoperte, come ad esempio la conquista dello spazio, e “per sfuggire all’incertezza”, rappresentando sempre di più una propria identità personale che permette di superare le norme condivise in nome del progresso, sempre però rispettando i criteri di validità.
L’autrice Maria Assunta Zanetti analizza con Elisa Tamburnotti, nella prima parte del volume “La creatività. Una competenza da coltivare dentro e fuori la scuola” (Carocci Editore, pp. 143, euro 16), la creatività come competenza da sviluppare in ambito psicoeducativo e i diversi studi che hanno messo in evidenza i ruoli della creatività e di come questa influenzi il benessere personale, l’autostima, migliori le relazioni e aiuti a superare le difficoltà. Sottolinea, inoltre, quanto sia necessario, nel processo creativo, la conoscenza e il modo in cui essa viene utilizzata, con uno sguardo particolare verso i bambini e i ragazzi plusdotati.
Nella seconda parte del volume, Silvana Castellucchio e Massimo Negri propongono strumenti, metodologie e attività stimolanti per coltivare questa dimensione attraverso dei QR code, grazie ai quali è possibile visualizzare immagini provenienti dai Laboratori STIMArt, progettati e condotti presso il LabTalento, Università degli Studi di pavia, Dagli stessi Castellucchio e Negri per l’associazione Dueeventi. Chiude il volume un Glossario, utile a una maggiore comprensione del lavoro e delle attività proposte.
Marianna Zito