La Compagnia Instabili Vaganti dialoga con Cina, India e Spagna nelle nuove web serie del 2021
La Compagnia Instabili Vaganti inaugura il 2021 con i nuovi progetti di “Beyond Borders”, l’innovativo processo di creazione artistica su scala mondiale che unisce teatro, letteratura, danza, arti visive e digitali, in un dialogo interculturale a distanza tra Italia, Iran, Cina, Spagna e India.
Il 2021 rappresenta per la Compagnia Instabili Vaganti un anno di nuove sfide e progetti culturali internazionali di ampio respiro grazie al progetto multidisciplinare “Beyond Borders”, che prevede la collaborazione con artisti da ogni parte del mondo al fine di creare performance in video create appositamente per il web, fruibili sui canali social della Compagnia.
Sulla scia dell’ampio successo di pubblico ottenuto in Italia e in Iran con la prima web serie performativa che indaga gli effetti e i cambiamenti che la pandemia globale ha indotto nelle nostre esistenze, creata attraverso un complesso processo di creazione e collaborazione a distanza utilizzando le piattaforme digitali, dal titolo “8 e ½ Theatre Clips” e prodotta dall’Ambasciata d’Italia a Teheran, la Compagnia si prepara a realizzare tre nuove serie collaborando con artisti di differenti paesi – Cina, Spagna e India.
La prima web serie è “SIE7E”, generata dall’incontro tra Instabili Vaganti e il collettivo spagnolo Cross Border in collaborazione con il Teatro de La Abadia e prodotta dall’Istituto di Cultura Italiana di Madrid, che esplorerà le sette arti in altrettanti episodi e coinvolgerà artisti di diverse discipline: musica, fotografia, arti visive. La serie vuole esaltare la costante ricerca di bellezza e la capacità di generare un universo poetico a partire dal teatro fisico, visivo, interculturale e basato su una drammaturgia originale, proprio della poetica della compagnia, capace di trascendere ogni tipo di confine tra le differenti discipline artistiche e di essere quindi espresso in modo originale attraverso una reinterpretazione in video. La serie esordirà sul web il 27 gennaio 2021 e proseguirà fino ad aprile.
Il secondo progetto di Instabili Vaganti che “supera i confini” è “Video Dante”, una web serie performativa prodotta dall’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi e realizzata attraverso la collaborazione a distanza con la danzatrice classica indiana Anuradha Venkataraman e in collaborazione con Culture Monks. “Video Dante”, che sarà fruibile on line a partire dal 3 febbraio 2021, è un progetto in sette episodi che celebra il VII centenario della morte del sommo poeta e che trae ispirazione dalla Divina Commedia e – in particolare – dalle influenze della filosofia e teologia orientale nell’opera dantesca.
Il 4 febbraio 2021, sarà on line il settimo e ultimo episodio della web serie 8 e ½ Theatre Clips, che affronterà il tema delicato dei vaccini ma anche, e soprattutto, dell’importanza dell’arte e della cultura in questo difficile momento storico.
“La Nuova Via della Seta” è invece il titolo della serie performativa in tre episodi, prodotta dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, che prevede la collaborazione di tre giovani artiste cinesi (Jialan Cai, Yike, Yuwei Jiang) per raccontare attraverso suggestive immagini in spazi naturali e nelle megalopoli cinesi, un viaggio performativo tra danza, cinema e teatro lungo la nuova via della seta, che tocca idealmente tre città cinesi Xi’an, Wuhan e Pechino. La serie verrà programmata sulle piattaforme cinesi e poi rilanciata sui canali social della Compagnia nei primi tre mesi dell’anno.
Il duo artistico Instabili Vaganti è nato nel 2004 per volontà della regista, performer e artista visiva Anna Dora Dorno e del performer, drammaturgo e film maker Nicola Pianzola e si contraddistingue per la ricerca e l’innovazione nel teatro fisico, nelle arti visive e performative contemporanee e per la sperimentazione video.
LINK VIDEO alla web serie performativa 8 ½ Theatre Clips:
https://www.instabilivaganti.com/prod/film-video/8-%c2%bd-theatre-clips/video-8-%c2%bd-theatreclips/
Immagine di copertina: “La Nuova Via della Seta”