“La città della gioia e della pace”, le eroine di Zdravka Evtimova
Se a qualcuno venisse in mente di approfondire i concetti di resistenza e resilienza contro le avversità della vita, indubbiamente il romanzo “La città della gioia e della pace” (Besa Muci, pp. 308, euro 16) di Zdravka Evtimova, una delle autrici più importanti nel panorama letterario bulgaro, potrebbe dare un contributo importante in tal senso.
Nel romanzo si avvicendano concetti come violenza, sesso, emarginazione, alcolismo, degrado, criminalità, inganno. Tutti insieme si concentrano nella cittadina di Radomir, un comune bulgaro di circa ventimila abitanti situato nella Regione di Pernik a poca distamza dalla capitale Sofia.
E se le avversità della vita in un contesto di povertà e simbolismi sono all’ordine del giorno, è anche vero che la bellezza è sempre dietro l’angolo, arriva all’improvviso, indipendentemente dalla situazione e dalle circostanze, tanto da sembrare spietata, imprevedibile come le onde, il tempo e i miracoli sono sempre in attesa senza distinzione per nessuno.
Le donne protagoniste di questo meraviglioso romanzo non si arrendono, combattono e lottano contro gli accadimenti del tempo e del luogo, elementi imprescindibili dell’esistenza umana. Ecco allora che la gioia e la pace, da concetti utopistici e irraggiungibili, diventano fonte di speranza e dignità per queste tenere eroine dei nostri tempi.
Salvatore Di Noia