“La città d’acqua” – In giro per Venezia con Francesca Leita
Hanno rubato il Libro dei Segreti delle antiche fornaci di Venezia, che custodisce le antiche tecniche veneziane per modellare bellissime e rare perle di vetro. È uno delle poche copie rimaste ormai in circolazione e la giornata, piena di entusiasmi e di progetti, di Laura e di sua figlia Nina viene sconvolta da questa scoperta. Laura è una artigiana, “una delle poche perlère rimaste“, questo libro è una sorta di eredità che Laura ebbe in dono dalla sua Maestra ed è l’unico modo che Laura ha per continuare le sue creazioni.
“Venezia è stata, ed è ancora, uno dei principali centri di produzione del vetro artigianale” ed è in questa che Ina e il suo amico Lorenzo cominceranno la ricerca del libro rubato, ospitati da Stefania, amica e compagna di università di Laura. Ina è decisa a ritrovare il prezioso manuale di sua madre a tutti i costi e sa che la soluzione è proprio a Venezia, così butta subito giù un piano e incomincia la ricerca, ma non senza passare accanto alle bellezze, da sostenere e difendere, della città lagunare. Ma improvvisamente cominciano ad accadere cose strane e incontri con personaggi misteriosi – dal gabbiano viaggiatore Gabi a Maddalena, la Maestra delle perlère – per arrivare fino a Gox, deciso ormai a succhiare tutta la creatività dei maestri vetrai e a espandere le sue lavorazioni tossiche. Ma chi è Gox? È stato lui a rubare il Libro?
Francesca Leita scrive “La città d’acqua” (Edizioni Corsare, pp. 152, euro 12), un giallo-fantasy per ragazzi, con cui vuole far conoscere alle nuove generazioni le risorse che esistono all’interno di una città, trasmettere loro l’idea “di un turismo diverso, rispettoso e sostenibile” e il rispetto per il futuro attraverso le azioni del presente; ma non solo, in questo piccolo libro troviamo anche l’affetto, la solidarietà e il senso di giustizia, valori che – insieme – possono portare al raggiungimento di grandi risultati.
Marianna Zito