LA CENA DEI CRETINI al Teatro Garibaldi di Modica
È andata in scena, ieri sera, al Teatro Garibaldi di Modica, La cena dei cretini, scritta da Francis Veber, regia di Paolo Triestino e Nicola Pistoia, con Paolo Triestino, Nicola Pistoia, Simone Colombari, Maurizio D’Agostino, Loredana Piedimonte, Silvia Degrandi. Una commedia francese di grande successo diventata un cult dopo essere approdata sul grande schermo con il titolo Le dìner de cons, nel 1998 per la stessa regia di Veber.
La trama è abbastanza semplice e divertente, riserva un finale a sorpresa che si chiude con un’espressione sardonica del protagonista principale, Nicola Pistoia che interpreta magistralmente Francois Pignon – il cretino di turno – il quale riuscirà a ribaltare la situazione, passando da vittima a carnefice. La situation comedy è ambientata nel salone di un appartamento di lusso, arredato con quadri, sculture e mobili di pregio dove la strepitosa coppia Triestino e Pistoia, dà vita a una serie di situazioni buffe e impreviste, gag irresistibili che hanno suscitato l’immediata ilarità del pubblico.
Alcuni uomini della borghesia francese, snob e annoiata, inventano un nuovo modo per divertirsi invitando, ogni mercoledì sera, un cretino “ignaro” e conosciuto durante la settimana, eleggendo al termine della serata il più cretino. L’editore Pierre Brochant, individua in Francois Pignon – un impiegato del Ministero delle Finanze con l’ossessione per la costruzione di modellini con fiammiferi – la sua vittima preferita, il cretino da condurre alla cena e lo invita a casa sua per un aperitivo. Nel frattempo, l’editore è bloccato in casa da una forte lombalgia e, dopo un’accesa discussione con la moglie Christine, che non manca di dimostrare il suo disappunto per queste cene “a base di cretini” organizzate con gli amici, quest’ultima va via di casa, informandolo di averlo lasciato con un messaggio in segreteria.
Pierre Brochant si ritrova da solo nel suo appartamento con Francois Pignon del quale non riesce a liberarsi, mentre quest’ultimo cerca di aiutare il primo a recuperare la moglie. Tutti i maldestri tentativi di Pignon, non fanno che complicare e rendere comica la situazione e vedono l’ingresso in scena di Juste Leblanc, vecchio amico di Pierre, Marlene, l’amante pazza di Pierre e Lucien Cheval, un collega di Pignon con la fissa per gli accertamenti fiscali e autore della massima tristemente vera “Nella vita due cose sono certe: le tasse e la morte!”
La forza di questa commedia sta nella genuinità e nella spontaneità della risata del pubblico che ha calorosamente applaudito la bravura e la straordinarietà degli attori, e che fanno ringraziare ulteriormente la Fondazione del Teatro Modicano. Una rappresentazione di leggerezza con un pizzico di moralismo che non guasta e che conducono ad una riflessione: mai mettere in dubbio l’intelligenza dei cretini.
Giusi Bonomo